Caro diario, oggi mi è capitato un fatto un po' strano.
Ero appena uscita da scuola, zaino in spalla, berretto appena sopra gli occhi e sguardo perso chissà dove.
Poi arriva Kevin, mi scuote la spalla e si piega in due affannato, aveva corso.
《Rimaniamo amici?》
Le parole escono dalla sua bocca senza nemmeno pensarci.
Quella mattina mi ero dichiarata, gli avevo svelato i miei sentimenti, e lui mi aveva rifiutata.
Non hai nemmeno la più pallida idea di che sforzo ho fatto per trattenere le lacrime, ti giuro.
Mi fissava, e per un secondo credetti che voleva perfino una risposta da parte mia che non apprestò ad arrivare.
《Ti dirò la verità. Io ti direi di si. Se fosse stato per me, saremmo potuti essere quello che volevi. Ma la verità è che non possiamo rimanere amici, la verità è che io ti amo più di me stessa. E tu no. Non esiste amicizia tra una persona che ama e una che vuole bene. Perché se la persona che vuole bene cerca una carezza di consolazione, per l'altro, sarà solo un'illusione di essere amato. Quando ci si bacerá sulla guancia per salutarci, la mia andrà a fuoco. Sognerò per dieci notti quel momento. Ma sai quale sarà il momento peggiore? Quando tu mi dirai "Ti voglio bene." E io, innamorata, dovrò risponderti "Ti voglio bene anche io."》
Rimase in silenzio, la bocca leggermente aperta, lo sguardo fisso sul mio. Gira i tacchi e se ne va gridandomi "Ci vediamo domani a scuola."
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DiarioDiUna16enne
HumorEro un sacco forte quando si trattava dei problemi degli altri. Solo con i miei non ne venivo mai a capo.