Prenditi cura di me

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Prenditi cura di me


A l'unica persona al mondo

Capace di farmi tornare a respirare.

Anche se non leggerà mai questa storia.

A mia madre.


"Siamo come due fiori, ogni giorno sbocciare

ricominci da capo ma non perdi mai niente.

Considera il fatto che sono stupita,

da come il passato volando è passato.

Non cerco una scusa, parliamo domani

è che sono incostante nei rapporti sociali.

Prenditi cura di me, l'amore vuole attenzione,

mi basta un piccolo gesto d'affetto inatteso

ed io mi sciolgo nel mare.

Prenditi cura di me, è questa la sensazione:

ho un disperato bisogno di crederci ancora

e di lasciarmi andare.

che siamo ad un passo dal cielo,

e mi basta un tuo soffio

per ritornare a volare."

-Prenditi cura di me- Alessandra Amoroso











Louis si passa una mano su gli occhi, stanco, mentre con un'enorme tazza di tè in mano, rimane in piedi di fronte alla porta a vetri che dà sul giardino.

Le luci dell'alba colpiscono i suoi lineamenti delicati marcandone le occhiaie violacee che circondano gli occhi chiari.

Sta guardando fuori.

È quello che lui e Brian hanno fatto più o meno tutta la notte.

Fino a che un'ora prima il suo uomo è crollato sulla poltrona.

Ma lui no, non ce l'ha fatta.

Non riesce a distogliere lo sguardo dal corpo raggomitolato di Harry sotto quell'albero. Se chiude gli occhi, rivede due pozze verdi bagnate di lacrime e consapevolezza.

Se si addormenta, ha paura di vederlo svanire.

È la vigilia di Natale.

In quel periodo fa freddo perfino in California.

La neve cade sporcando il giubbotto logoro di Louis mentre cammina per le strade di Chino. Ha il cappuccio calato sugli occhi, e una sciarpa donata dai volontari gli copre la bocca.

Cammina gobbo e con le mani in tasca.

Ha sedici anni e vive già per strada; come un appestato deve stare attento a non farsi riconoscere. Sa che il suo patrigno ha avvertito chi di dovere nel quartiere.

Il fidanzato di papàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora