Love Is Blind -Larry-

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Il perchè Harry sarebbe dovuto andare ad una festa quella sera proprio non l'aveva capito.  Forse perchè Gemma aveva insistito tantissimo fino quasi a pregarlo di venire con lei e i suoi amici pure; e lui che accontentava sempre tutti anche contro la propria volontà, si era lasciato trascinare in questa follia.

Non sapeva come altro chiamarla se non follia, come faceva uno come lui ad entrare in un luogo con mille persone che ti sbattono di qua e di là come una pallina da tennis e con un rumore assordante che confondeva ogni tipo di orientamento possibile?

Gli sarebbe venuta di certo una delle sue crisi, senza ombra di dubbio. In un attimo, dopo aver pensato alle conseguenze, si alzò e tastando bene il territorio senza tante cerimonie -visto che ormai conosceva la sua casa così bene da poter evitare di usare le mani- si avvicinò alla stanza di Gemma per declinare lentamente l'invito - obbligo- che gli era stato fatto.

Aprì la porta senza bussare. Una volta lo avrebbe fatto, avrebbe annunciato la sua entrata in qualche modo per evitare di trovare sua sorella nuda visto che sarebbe stato più che altro imbarazzante, ma ora non ne aveva più bisogno. Non c'era alcuna possibilità che potesse vederla neanche da vestita.

"Harry! Santo cielo mi hai fatto venire un infarto. Bussa la prossima volta se non vuoi che abbia un attacco di cuore" il riccio sorrise andandosi a sedere sul letto vicino a dove era lei, o almeno lì da dove sentiva provenire la voce di sua sorella.

"Scusa Gems, senti ti volevo dire che ho cambiato idea" sospirò. Sapeva che l'avrebbe delusa non andando a quella stramaledetta festa, ma non poteva fare altrimenti. Il rumore, la troppa gente, l'alcool, gli avrebbero di certo portato a qualcosa di brutto.

"Riguardo a?" chiese lei invitandolo a parlare

"Alla festa di stasera" sospirò, sentì sua sorella alzarsi e pensò che si fosse anche irrigidita parecchio. Quindi decise di spiegarle i motivi del suo rifiuto.

"Vedi io fra tutte quelle persone e la musica ad alto volume non saprei proprio orientarmi e non credo che qualcuno di voi sia disposto a starmi appiccicato tutto il tempo" aggiunse cercando di farla calmare.

"No" grugnì lei. "Non puoi non venire" aggiunse acida ma cercando di sembrare calma.

"Ma Gems se potessi venire ti accompagnerei volentieri però-" fu bloccato da qualcosa che cadde e che poco dopo capì, era stato scaraventato a terra da sua sorella. Sobbalzò di scatto.

Non capiva tutta la rabbia di sua sorella, insomma perchè lo voleva per forza a quella dannatissima festa? la sua presenza non era necessaria no?

"Tu verrai Harold" e il suo nome pronunciato per intero non portava mai, mai niente di buono.

"Ma Gemma io potrei avere una crisi in mezzo a quel casino, per favore lasciami a casa!" la supplicò con calma.

"HO DETTO CHE VERRAI" e quando sentì uno schiaffo arrivare alla sua guancia destra aprì gli occhi con estremo stupore e forse con un po' di paura. Sua sorella non si era mai permessa di alzargli le mani, neanche quando da piccolo gli ruba le Barbie tagliandogli tutti i capelli.

"Gems" cercò di richiamarla con la voce rotta di chi ha davvero paura.

"Tu non capisci quello che ho dovuto passare in questi due anni, dal giorno del tuo maledetto incidente. Non sei stato l'unico a soffrire di questa situazione di merda okay? ci hai trascinato tutti a cadere insieme a te! Per colpa tua che te ne andavi in giro alle tre di notte come se niente fosse io ho dovuto cambiare tutta la mia vita. Mamma ha dovuto sacrificarsi in quattro per te e le tue cazzo di visite ammazzandosi di lavoro. Quando tornava stanca e agitata di certo non se la prendeva con il povero figlio bisognoso di cure! Se la prendeva con me rispondendomi male senza neanche un motivo valido. E io ho dovuto rinunciare a così tante cose per te e la tua cazzo di cecità. Non sono potuta uscire quando volevo perchè dovevo stare con il fratellino cieco a casa. E una ragazza di vent'anni ha bisogno dei suoi spazi, ha bisogno di vivere e divertirsi come chiunque altro. E a nessuno ho mai fatto pena o compassione, nessuno a mai pensato veramente a me perchè tutti erano concentrati su te e il tuo essere un cazzo di cieco!" e Harry sentì la terra cadere sotto i suoi piedi. Abbassò lo sguardo evitando di far uscire altre lacrime oltre a quelle in questi mesi aveva copiosamente continuato a versare.

Love Is Blind -Larry-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora