Hermione rientrò solo verso pomeriggio inoltrato a casa, esausta e stanca, con i piedi indolenziti e i capelli più spettinati del solito.
Scorpius, decisamente più allegro e arzillo di lei, gattonò invece in cucina, pimpante, rischiando più volte di inciampare nelle buste della spesa che con fatica Hermione era riuscita a trascinare fino all'ingresso della stanza.La ormai giovane donna si appoggiò alla porta, sorridendo appena nell'osservare il figlio tentare di alzarsi, impacciato, appoggiato contro la dispensa, lasciandosi sfuggire una breve risata quando vide il piccolo biondo tentare di arrampicarsi sulla sedia. Divertita, Hermione lo prese in braccio, con tocco gentile e materno.
Sempre senza perdere il sorriso, osservò suo figlio socchiudere gli occhi argentei, gongolante tra le sue braccia. Hermione sorrise ancora di più, per poi osservare le numerose buste a terra, sconfortata.
Un trillo improvviso parve però ridestarla da quel torpore, sentendo il cellulare che aveva nella tasca dei jeans vibrarle contro la coscia. Decise dunque saggiamente di portare a letto Scorpius, lasciandolo disteso tra le coperte verdi e confortevoli del letto matrimoniale della sua camera, assicurandosi con un incantesimo che non potesse cascare dal materasso durante il sonno.
Fatto ciò, tornò immediatamente al piano di sotto, iniziando a risistemare la spesa con dovizia e cura, non prima però di aver letto il messaggio che aveva appena ricevuto.
Appoggiandosi nuovamente alla porta, con una penna a tenerle legati i capelli indomabili, lesse impaziente il messaggio che suo marito, come ogni sera, le aveva appena mandato:
Draco:
"Dammi mille baci e dopo cento
Il tuo respiro caldo che si mischia con il vento
Come in un ballo lento
La tua testa sul mio petto e l'accarezzo con il mento
Sotto all'acqua della doccia
Lei canta da due ore
Esce con un piede
Per cambiare la canzone
Fa un concerto tra le bolle di sapone
Si spalma la crema
Seduta sul piumone
Nella stanza c'è un filo di luce
Che taglia nel buio la schiena a metà
Per terra vestiti miscuglio
La mia felpa sopra i tuoi collant
A mezz'aria i miei cerchi di fumo
Mosca cieca seguo il tuo profumo
E avverti i tuoi amici che non vai perché
questa notte tu dormi con me*"Draco:
Ps. Dovrei tornare entro le 22:00. Ti prego, potresti almeno oggi far dormire nostro figlio in camera sua? Vi amo, miei piccoli Mezzosangue♡Hermione sorrise l'ennesima volta per quella sera, emozionata, per poi scuotere appena il capo, divertita. Aveva insistito più volte per fare in modo che Draco la smettesse di scriverle, potendo così finalmente eliminare quei cellulari dalla loro vita, preferendo di gran lunga la classica comunicazione via gufo.
Rabbrividì al ricordo che lui continuò a scriverle e scriverle, giorno dopo giorno, anche dopo il loro ormai tanto atteso matrimonio, anche dopo la nascita di Scorpius e il loro quinto anno di convivenza.
Tornata a risistemare, passando di fronte al bagno, notò turbata il proprio riflesso nel grande specchio della stanza: scarmigliata, stanca e tremendamente rossa in viso, ancora imbarazzata per i messaggi di prima. Si immaginò Draco là accanto a lei, a dirle che era bellissima anche così, scoccando subito un'occhiata all'orologio, speranzosa: le 21:30.
Divertita, si recò di nuovo nella propria camera, prendendo delicatamente Scorpius tra le braccia, portandolo nella sua apposita stanza. Dondolò dolcemente la culla nella quale lo aveva adagiato, canticchiando una melodia francese per distrarsi, fino a quando alle 22:00 precise udì trepidante il suono del campanello.
Sorrise ancora, finalmente spensierata.
Andava tutto bene.
THE END.
*Lyric: LUNA, Vince feat. Peter White.
Grazie a tutti per aver seguito questa mia storia, rifletterò a breve su un possibile Sequel!♡
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Dramione - Amortentia
Fanfiction-Cosa hai sentito? -Di cosa profumi? -Credi ancora che io profumi? Potrei anche puzzare. -Comunque io uso un profumo molto noto ai Babbani, usiamo chiamarlo Blenheim Bouquet, con una dolce fragranza di limone e lavanda, ho paura di storpiare questa...