era ormai calata la notte, e madido di sudore si ritrovava sul suo letto disfatto dai suoi infiniti movimenti, i suoi ricci bagnati di sudore erano incollati al suo cuscino, ma anche il suo pensiero era incollato a qualcuno, qualcuno che non sentiva e non vedeva da tanto, fin troppo tempo.decise così di alzarsi, sapendo che anche il sonno l'aveva abbandonato.
Camminò per il lungo corridoio completamente al buio; la luce nell'ultimo periodo era diventata così fastidiosa, perché per lui, la luce era sinonimo di pace con se stessi, di felicità..
Ed Harry non era in pace con se stesso, non lo era più da quando ormai Louis aveva deciso di lasciarlo a marcire, divorato da quei demoni che neanche lui era riuscito a scacciare.Ormai sembrava uno zombie, che a differenza degli altri aveva un cuore.
possedeva occhi stanchi e solchi profondi sulle guance, il colore verde smeraldo era ormai diventato un verde bottiglia, le sue labbra erano rosse a causa dei morsi che gli infliggeva e screpolate a causa del freddo, i suoi tatuaggi ormai per lui erano solo disegni che macchiavano la sua pelle.Louis dava un senso a quei tatuaggi, Louis dava un senso alla sua vita, Louis dava un senso ad Harry e alla sua esistenza, a tutto ciò che lo riguardava.. ed ora senza lui, tutto era diventato grigio.
Il salone era illuminato solo dalla luna, la quale filtrava dalla grande finestra che Louis amava.
Ci passava spesso le giornate per terra a scrivere i testi delle sue canzoni, mentre la luce del sole illuminava non solo la stanza, ma anche lui, e lo rendeva ancora più bello del solito.Harry era così ammaliato dalla voce di Louis, amava ogni piccola sfumatura e nota, per lui era la voce di un angelo, un angelo che era capitato nelle mani di un diavolo.
Un angelo che si era disperso ed invece di andare in paradiso, si era ritrovato all'inferno.Sfilò una sigaretta dal suo pacchetto quasi vuoto, e la portò alle labbra, accedendola, nel frattempo si diresse verso lo stereo e lo accese.
Era da tanto che non accendeva più quello stereo, ma quella sera sentiva il bisogno di ascoltare la musica, di assimilarne ogni particella e fibra e farla sua.La canzone che partì fu proprio quella che odiava di più in assoluto, quella che non voleva mai ascoltare senza di Louis, ma quando stette per premere il tasto per la canzone successiva si fermò, e senza volerlo la voce e le parole di Alex Turner iniziarono a risuonare fra quelle quattro mura spoglie.
«Have you got colour in your cheeks?
Do you ever get that fear that you can't shift the tide
that sticks around like something in your teeth?»Harry quella sensazione di fastidio la conosceva fin troppo bene, ma se l'era dimenticata da quando Louis piano piano era entrato nella sua vita, senza nessun preavviso, uscendone e creando scompiglio nella testa del povero riccio.
«Hiding some aces up your sleeve
Have you no idea that you're in deep?
I've dreamt about you nearly every night this week
How many secrets can you keep?»E forse Harry lo odiava a Louis, lo odiava per i suoi innumerevoli assi nella manica contro quest'ultimo, lo odiava perché Louis sapeva di essere il suo punto debole, ma lo odiava ancora di più perché lo sognava quasi ogni notte, ma non sapeva se Louis ci fosse riuscito a mantenere il segreto, perché Harry era quello: un ammasso di segreti che non aveva mai rivelato a nessuno.
«Cause there's this tune I found that makes me think of you somehow and I play it on repeat
Until I fall asleep
Spilling drinks on my settee»E forse la canzone anche aveva trovato, che gli ricordava gli inconfondibili occhi blu di Louis, perfino la melodia faceva rinascere emozioni nel suo cuore che credeva di non avere più, ma si sbagliava perché quella dannata canzone e quei dannati ricordi su loro due non lo facevano dormire, lo tenevano sveglio tutta la notte, mentre il bicchiere colmo di liquore appoggiato sul divano si rovesciava spesso a causa delle botte che riceveva da un Harry soprappensiero.
«(Do i wanna know?) if this feeling flows both ways
(Sad to see you go) Was sorta hoping that you'd stay
(Baby we both know) That the nights were mainly made for saying things that you can't say tomorrow day»Ed harry avrebbe voluto saperlo se Louis lo amava ancora, se provava ancora cose che scriveva nei suoi testi, o se solo quel briciolo d'amore ardeva ancora nel suo cuore giovane.
Vaghi ricordi delle loro urla impresse ancora in quelle mura lo fecero rabbrividire, ma la cosa che lo fece di più rabbrividire fu il fatto che nonostante avesse sperato che Louis fosse rimasto, ciò non accadde, ed entrambi rammendavano ancora che alcune notti invece di dormire, passavano il tempo a parlare, a guardarsi e a rubarsi baci, a fare l'amore fino a quando stremati non s'addormentavano l'uno fra le braccia dell'altro, loro sapevano che la notte era diversa dal giorno, che la notte era fatta per dire cose che il giorno dopo non sarebbero mai stati in grado di dire.«Crawling back to you
Ever thought of calling when you've had a few?
Cause I always do
Well baby I'm too busy being yours to fall for somebody new
Now I've thought it through
Crawling back to you»E dopo tanto tempo, ad Harry sembrava sempre e comunque lo stesso giorno in cui Louis era sparito dalla sua vita, lo stesso dolore, lo stesso cuore spezzato, e anche se il tempo passava, non passava il fatto che il riccio ritornasse da Louis strisciando.
E spesso Harry si chiedeva se Louis avesse mai avuto la voglia di chiamarlo, quando aveva tempo, perché Harry lo faceva trovando sempre e solo la segreteria telefonica o il telefono staccato, ed era troppo occupato ad amare Louis, per poter spostare gli occhi ed il cuore su qualcun'altro, troppo occupato a strisciare di nuovo da lui.«So have you got the guts?
Been wondering if your heart's still open and if so I wanna know what time it shuts
Simmer down and pucker up
I'm sorry to interrupt it's just I'm constantly on the cusp of trying to kiss you
I don't know if you feel the same as I do
But we could be together if you wanted to»Louis avrebbe mai avuto il coraggio di risentire di nuovo la voce di Harry? Di rivederlo? Queste erano tutte domande a cui il giovane non sapeva dare una risposta concreta, ma la cosa più importante che voleva sapere era se il cuore di Louis fosse ancora aperto ad Harry, oppure se l'aveva definitivamente chiuso.
Ricordava quando lo interrompeva dal suonare il pianoforte perché non riusciva a trattenersi dal baciarlo, sentiva la mancanza sia fisica che mentale delle labbra del liscio, ne era dipendente e neanche lo sapeva, se ne accorse solo quando la sua droga sparì e lui entrò in astinenza, nel dolore e nell'agonia più grande della sua vita.
Nel suo cuore Harry, anche se non voleva ammetterlo, sperava che Louis ritornasse da lui, propenso ad un nuovo cambiamento.Quando poi la canzone finì, le parole di essa giravano vorticosamente nella testa di Harry, e tutto ad un tratto divenne più scuro, in quei quattro minuti quei ricordi lo avevano piano piano ucciso e lui non se ne era neanche accorto, Louis lo uccideva ogni giorno da ormai due anni, e questo nessuno dei due lo sapeva.
O forse era solo l'amore che lentamente lo stava uccidendo, che stava uccidendo ogni viscera, ogni molecola e ogni tipo di dolore che il suo corpo potesse provare, perché Harry si stava annientando lentamente per Louis, ma sembrava non importargli affatto di ciò, bensì preferiva tenere vivido e lucido il ricordo di Louis.
Harry tornava sempre strisciando da Louis, con qualche taglio e ferita in più, ma tornava sempre.
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Hii, sono ritornata stavolta con una One shot sempre sui larry.
Adoro gli Arctic Monkeys, e quando ho ascoltato per la milionesima volta questa canzone, mi è venuto un lampo di genio e ne è uscito fuori questo; spero vi piaccia e nulla, vi consiglio di ascoltarli cause sono bravissimi e meritano.
Alla prossima, love you all.. x
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do i wanna know ; larry os
Fanfiction!!!!!ONE SHOT!!!!! Dove Harry rimembra ricordi dolorosi sull'amore della sua vita, Louis.