Era il 7 dicembre e le rimanenti quattro componenti delle Fifth Harmony si erano ritrovate tutte assieme per poter ascoltare il singolo di Camila Real Friends.
Tutte e quattro rimpiangevano di non essere rimaste in contatto con lei, di non aver continuato l'amicizia che si era formato tra loro, ma ormai era troppo tardi, dopotutto erano passati quasi due anni.
Ally continuava a darsi la colpa di tutto quel casino. Se solo fosse riuscita a mantenere la promessa che aveva fatto a Camila, se solo avesse reagito meglio alla notizia che voleva lasciare il gruppo, se solo fosse rimasta in contatto con lei, se solo avesse fermato Dinah, Normani e Lauren. Le aveva promesso che sarebbero sempre rimaste amiche, che si sarebbe sempre comportata come se fosse la sua sorella maggiore, che l'avrebbe sempre protetta da tutto, anche da Normani, da Dinah, da Lauren e sopratutto da se stessa, ma nel momento in cui Camila aveva più bisogno di lei, lei non c'era come ci sarebbe dovuta essere.
Normani si vergognava di quello come aveva risposto a Camila, del tono acido e deluso che aveva usato, di come aveva deciso che l'avrebbe distrutta ancora un po' dopo la scenata di Dinah prima che Lauren la uccidesse del tutto. Non riusciva a capire perché l'avesse trattata così; erano sempre andate d'accordo, entrambe si divertivano a prendersi gioco di Dinah e Lauren, le tormentavano sempre insieme. L'aveva addirittura aiutata a parlare con Lauren dei suoi sentimenti eppure, appena la sua decisione fu udita, era come se si fosse dimenticata di tutto quello che avevano passato insieme.
Dinah specialmente si sentiva in colpa per come aveva trattato la sua migliore amica dopo aver saputo che avrebbe lasciato il gruppo; non avrebbe mai dovuto gridarle contro in quella maniere, non avrebbe mai dovuto dirle che non erano più amiche ma era così arrabbiata e triste che neanche il viso in lacrime di Camila era riuscita a fermarla. All'inizio non riusciva a capire perché se ne volesse andare, ma dopo quasi due anni che non la vedeva e che non le parlava perché così volevano i loro manager, iniziava a comprendere quali potessero essere i suoi motivi. Se solo l'avesse lasciata spiegare al posto di scannarla in quella maniera, se solo avesse un po' più di coraggio e avesse ignorato quello che dicevano i manager, se solo potesse tornare indietro nel tempo e sistemare tutto.
Lauren era inconsolabile. Dopo che Camila se ne andò non fu più la stessa. Passò giorni senza mangiare o dormire, trascorrendo le giornate a letto, rileggendo le chat con la castana e riguardando tutte le foto di loro due assieme. Aveva pure iniziato a leggere le fan fiction che scrivevano le Camren shipper su di loro. Aveva provato varie volte a scriverle, ma tutti i suoi messaggi non venivano neanche visualizzati. Perché non era riuscita a supportarla come aveva promesso di fare sempre? Perché aveva pronunciato quelle due parole? Perché ha dovuto ucciderla dopo le ferite che le avevano già lasciato Dinah e Normani? Perché non è riuscita a essere diversa da tutti gli altri come aveva promesso quel giorno che l'aveva trovata in bagno? Perché non riusciva mai a farne una giusta?
Erano tutte sedute in soggiorno; Dinah e Ally sul divano, Normani su una poltrona e Lauren in piedi davanti alla finestra.
- Faccio partire, okay? - Chiese Ally che aveva il portatile sulle ginocchia, pronta a far partire la canzone che le avrebbe distrutte ancora di più.
Le altre annuirono, un po' impazienti e un po' ansiose di sapere cosa avrebbe cantato Camila. Già alla quinta battuta Ally iniziò a piangere silenziosamente e quando arrivò il ritornello tutte e quattro erano in lacrime. Per loro non c'era dubbio che quelle parole erano dirette a loro, dopotutto erano state loro a tradirla, a distruggerla, ad abbandonarla quando aveva più bisogno di loro.
Ally e Dinah si abbracciarono, cercando un po' di conforto nelle braccia dell'altra, mentre Normani si portò le mani al volto, coprendolo, cercando di trattenere i singhiozzi. Quando la canzone finì, Lauren iniziò a urlare:
- E' tutta colpa nostra! La colpa è fottutamente nostra! Di Dinah per aver detto che non erano più amiche! Di Normani che le ha dato della traditrice! Di Ally per essere rimasta in silenzio tutto il tempo prima di andarsene! E mia per aver rotto con lei! Perché siamo così stupide!? Perché abbiamo dovuto reagire in quella maniere!? - A quel punto tirò un calcio a una sedia prima di andarsene dalla stanza, lasciando le altre tre nel loro rimpianto.
Le tre ragazze sapevano benissimo che Lauren aveva perfettamente ragione. Dopotutto se si fossero comportate in modo diverso, tutto questo non sarebbe successo. Sì, Camila sarebbe comunque uscita dal gruppo, ma almeno non sarebbe uscita del tutto dalle loro vite. Erano tutte responsabili per la creazione di quella canzone e tutte lo rimpiangevano, perché lei non meritava tutto quello che le hanno fatto passare.
Nel frattempo Lauren aveva deciso di andarsene da lì. Non le importava del diluvio che stava scendendo, aveva bisogno di essere là, nel loro posto. Non si fermò neanche a mettere su il giubbotto, uscì di casa e si mise subito a correre sotto l'acqua, verso l'unico luogo dove non andava da quel fatidico giorno.
Corse fino a che non sentì i polmoni bruciare, corse nonostante non vedeva nulla per le lacrime e la pioggia, corse anche dopo essere scivolata e caduta sul marciapiede, corse finché non arrivò là, dove era iniziato il periodo più bello della sua vita che aveva mandato a puttane con due semplici parole. Era il vecchio porto di Miami, dove nessuno andava più ormai. Camila l'aveva trascinata lì e si era confessata proprio in fondo al molo, mentre erano sedute con i piedi nell'acqua.
Si fermò dove finiva la passerella in legno e, guardando il mare mosso per via del tempo, lasciò andare un grido disperato che si teneva dentro da troppo tempo. Era un grido pieno di dolore, rimpianto e amore, che proveniva da un cuore spezzato. Cadde in ginocchio piangendo, chiedendo al mare perché era finita così, urlando fino a che non le andò via la voce e la gola non iniziò a farle male. Sapeva che i manager si sarebbero arrabbiati dato che dovevano registrare il giorno dopo, ma molto probabilmente non avrebbe potuto comunque visto che era fradicia e indossava una gonna nera che le arrivava poco sopra le ginocchia e una camicetta bianca ormai totalmente fradice.
Rimase lì a terra a piangere fino a quando non arrivò Normani a prenderla per portarla a casa. Quello che entrambe non avevano notato era la scia in più di impronte sulla sabbia e un'ombra che le aveva osservate tutto il tempo, che era lì da prima che arrivasse Lauren.
Camila aveva visto e sentito tutto; le urla, il dolore, il rimpianto e come era crollata sotto tutto quello Lauren. Aveva pensato se andare a consolarla, a dirle che andava tutto bene, che l'amava ancora, che la perdonava. Ma decise di non farlo, perché per quanto le facesse male vedere la corvina in quelle condizioni, se lo meritava da un lato dopo aver spezzato il suo cuore. E così rimase nell'ombra, anche lei fradicia, anche lei con il cuore spezzato, ma senza nessun'amica che l'andasse a prendere per riportarla a casa.
![](https://img.wattpad.com/cover/140233586-288-k864423.jpg)