,Capitolo 1

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È una calda giornata d' estate e sono le 11 del mattino, la macchina di papà è diretta verso l' aereoporto,ma ci siamo fermati per fare benzina.

-Lodo sei pronta a fare gli esami? chiede mio padre,una volta ripreso il viaggio.

:-mmm....non tanto,non sono sicura di fare questo esame!.confesso a bassa voce.

- No...che dici! Se passerai questo esame,potrai frequentare l' accademia...cioè diventare una buona attrice!- Io ci pensai per un attimo e mi tranquillizzai a sentire le parole di papà ..Del resto sono brava a cantare, a ballare un po' di meno,ma diciamo che me la cavo..  ho buone probabilità che passi l' esami.

Ah. Io sono Lodovica Comello,ho 17 anni e sono italiana (di un piccolo paese del Friuli),amo cantare,suonare e anche un po' ballare. Sono una ragazza non molto alta,ho i capelli neri e corti,gli occhi sono marroni,ma alla luce del sole diventano verdi...sono l'unica cosa che mi piace di me. Sono abbastanza timida, ma alla fine sono socievole, sono anche un pochino acida. Diciamo che ho un carattere strano per riassumerlo.La mia cantante preferita è Elisa. Amo la saga di Harry Potter. Adoro leggere. Ho frequentatonil liceo scentifico.

Dopo un'oretta di viaggio eccolo lì: il mio aereo per Milano....sono un po terrorizzata perché è la prima volta che prendo l'aereo! Mio padre mi apre il portabagagli ed io prendo la valigia e la mia borsa. Papà mi saluta con un bacio sulla fronte,tipico di lui,sussurandomi un 'buona fortuna', aggiungendo di salutarli zia,dato che starò da lei per una settimana,prima che inizino gli esami,poi se verrò accettata andrò a vivere in accademia. Faccio il chek-in e tutte quelle cose si fanno prima di salire in aereo.

Una volta salita,cerco il mio posto e prendo il mio mp3,lo accesi,alzai il volume al massimo e misi le cuffie in speranza di addormentarmi. Non ci riuscii. Per riprovare a prendere sonno,cerco il libro 'Il principe mezzo sangue' di Harry Potter, ma muovendomi feci cadere dalla tasca dei jeans il mio cellulare,e nel prenderlo mi sporsi troppo,facendo incastrare le cuffie non so dove,staccandole dal mio mp3  e finisco per fare una figuraccia perché la musica che stavo ascoltando a tutto volume la vennero a  sentire anche gli altri.Cerco di spegnerlo ma invano per il tremolio delle mani,alla fine dall'ira,stacco la batteria. Ormai tutti gli occhi sono puntati su di me, e rivolgo un sorriso imbarazzato e pieno di scuse e subito mi volto verso il finestrino,osservando le nuvole,cercando di addormentarmi senza musica e senza libro.

Due lunghe ore passano lentamente,ma per fortuna arrivo a destinazione, all'aereoporto di Milano. Scendo dall'aereo e vado a cercare la mia valigia. Una volta presa la valigia,la zia mi invia un messaggio..

Da:Zia Mary

Lodo,noi siamo fuori dall'aereoporto. Baci zia.

Mi avvio verso l'uscita,ma grazie alla mia imbranatura (manco so se esiste questa parola) inciampo sui miei stessi piedi e mi ritrovo con il sedere a terra e metà roba che era nella mia borsa,sparpagliata per terra.Peggio di così non può andare. Un ragazzo dagli occhi verdi e i capelli rossi (mi fa pensare all'attore Rupert Grint,che interpreta Ron Wisleay,lo so sono fissata)  dopo aver riso per un bel po',si avvicina e mi porge la mano per aiutarmi ad alzarmi,che offro volentieri.

-Tutto okay?-chiede,con ancora un sorriso divertito in faccia per la mia caduta.

-Oh si! Ho fatto una figuraccia in aereo, e cado in aereoporto sui miei stessi piedi,ma tutto okay! ironizzo io, andando a raccogliere la roba che mi é caduta,seguita dal rosso.

-Penso che questi siano tuoi. Dice il ragazzo porgendomi gli assorbenti. Io guardo prima gli assorbenti poi lui,con la faccia rossa dall'imbarazzo... Mi sa che oggi non é giornata per me. Glieli strappo dalle mani,mentre lui ridacchia.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 09, 2014 ⏰

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