sai

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sei stato
uno di quegli addii
che risultano con un arrivederci;

una di quelle storie
che non finiscono mai;

sei un pensiero fisso
e tormentuoso,
anche se,
non sempre mi torni in mente,
ormai
mi sono abituata,
ma quando torni,
fa più male di prima.

ho provato a scordarti,
ma ogni cosa che faccio
mi porta a te:
ancora e ancora,
fino ad impazzire.

non so perché sia finita,
né quando:
è successo e basta.
una parola non detta,
una frase di troppo,
un gesto dato per scontato.

non so nemmeno
cosa eravamo
ma ora ho imparato
cosa vuol dire perdere qualcuno,
o meglio,
cosa vuol dire perdere te stesso.

sai,
sono successe tante cose
in questo periodo
e vorrei raccontartele,
anche per telefono,
attraverso quelle lunghe chiamate
che facevamo.

sai,
mi mancano le tue mani
sui miei fianchi
e i tuoi baci
sul collo,
il tuo respiro
sul mio orecchio.

sai,
ormai non piango più,
non riesco a versare delle lacrime.

sai,
fa male stare senza te.

tutto sembra più buio
ma non è proprio in quei momenti che qualcuno
ti salva?

come la casa sulla rocciaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora