Caleb lo spinse contro il muro della camera e lo baciò con passione e desiderio. Jude rimase bloccato, non capendo cosa stesse succedendo, ma si ritrovò a ricambiare quel bacio carnale. Si staccarono quando ebbero troppo poco fiato.
-Perché...?- riuscì a chiedere Jude, con un fil di voce.
-Perché sono fottutamente pazzo di te e ti voglio far mio-
Il rasta si ritrovò scaraventato sul letto di Caleb e, quest'ultimo, sdraiato su di lui.
Il giovane regista sentiva le mani del castano accarezzargli i fianchi, il petto, il collo, fino ad arrivare al volto e nel mentre si stusciava contro di lui in modo da far diventare grosse e pulsanti le loro erezioni. Il punk gli bació il viso, gli leccó e mordicchió i lobi delle orecchie e il collo, sul quale lasciò un bel succhiotto.
Jude dal canto suo non riusciva a trattene i gemiti che uscivano come un fiume in piena dalle sue labbra.
Caleb scese lungo il petto, ancora coperto dalla maglietta del regista e gliela sfilò, in modo da potergli leccare avidamente un capezzolo, mentre con una mano gli stuzzicava l'altro e con l'altra gli accarezzava il membro.
Jude era in estasi e non riusciva a credere che lo stesse facendo proprio con colui che aveva sempre odiato.
La sua lucidità se ne era andata a farsi una vacanza nel perfetto momento in cui Caleb aveva iniziato a toccarlo.
Quest'ultimo dal canto suo si beava dei gemiti che uscivano dalle labbra del minore.
Prese il membro del regista in bocca ed iniziò a succhiare avidamente, fino a quando il compagno non gli venne in bocca gemendo e tremando a causa del violento orgasmo appena avuto. Nonostante fosse la sua prima volta, Jude, volle provare a dar piacere a Caleb proprio come aveva fatto lui poco prima.
Con mani tremanti, per paura di sbagliare, tolse la maglietta al castano e si beò di quello spettacolo che gli veniva offerto dal suo corpo seminudo.
Quando lo vide togliersi i pantaloncini e i boxer rimase praticamente senza fiato. Era a dir poco meraviglioso. Un po' timidamente iniziò a masturbarlo, sperando di non sbagliare.
Ad un certo punto sentì un lieve dolore all'apertura e capì che Caleb aveva iniziato a prepararlo infilando un dito e muovendolo lentamente, successivamente aggiunse anche un secondo dito e poi un terzo.
-C-Caleb...-
-Shh, rilassati piccolo-
Il rasta arrossì, ma sorrise al soprannome. Il punk, nonappena lo reputò pronto,tolse le dita e le sostituì con il suo membro penetrandolo con estrema delicatezza e calma, in modo da non fargli male e da abituarlo all'intrusione.
Appena fu del tutto dentro attese qualche secondo dopo di che iniziò a dare spinte lente e quando fu sicuro che il dolore fosse stato sostituito del tutto dal piacere, aumentò la velocità.
Nel frattempo lo masturbava con una tale lentezza e sensualità, che il regista temette di impazzire.
Vennero contemporanea, Caleb riversò il suo seme dentro Jude e quest'ultimo venne tra i loro corpi. Il maggiore lo attirò a se in un tenero abbraccio, nonostante la stanchezza, facendo aderire la schiena del più piccolo al suo petto.
-È stato...- iniziò Jude.
-...stupendo- finì Caleb. Il giovane regista si girò, mettendo le mani sulle spalle del castano e nascondendo il volto rosso nell'incavo del suo collo.
-Ti amo- disse il maggiore lasciandogli un bacio tra i capelli e facendogli perdere un battito o due.
- Anch'io- riuscì a rispondere con il cuore a mille. Si addormentarono abbracciati, ma prima Caleb riuscì a dire un'ultima cosa.
-Questo sarà il nostro piccolo segreto-