I Love You

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Caleb si mise a sedere di scatto. Sudava e le guance erano bagnate dalle lacrime. Erano settimane che quella storia andava avanti. Settimane in cui faceva lo stesso incubo. Settimane in cui dopo essersi svegliato, non tornava più a dormire. Ma giusto la sera prima, finalmente si era dichiarato a Jude, anche con l'aiuto ed incoraggiamento di Shawn, e si erano fidanzati. Finalmente. E anche se era lui il primo a chiamarlo 'piccolo', in quel momento era lui quello che ci assomigliava di più. Infatti si alzò e uscì dalla sua camera, andando verso quella di Jude. Bussò un paio di volte prima che il giovane regista andasse ad aprire.
-Caleb...? Che ci fai qui? Aspetta... Perché piangi??-
Il castano non si era reso conto di aver ancora le guance bagnate e si affrettò ad asciugarsele.
-Entra- disse Jude prendendolo per mano e trascinandolo in camera. Tremava leggermente e, anche se prova a nasconderlo, si vedeva che era spaventato. Il rasta lo fece sedere sul letto e si mise accanto a lui.
-Che è successo...?-
-Ho... Ho avuto un incubo...- sussurrò imbarazzato Caleb, sentendosi terribilmente ridicolo. Si sentiva un moccioso che va a piangere dalla mamma. Però in quel momento non gli importava. Aveva paura e aveva bisogno del suo Jude.
-Che incubo?-
Caleb iniziò a raccontare, anche se balbettando, di aver sognato una parte del suo passato. Quando da piccolo aveva ucciso sua sorella ancora in fasce perché la madre le prestava troppo attenzione. E si odiava per ciò che aveva fatto. Nell'incubo la sorella si vendicava, prima facendo sapere a tutti che era un mostro per ciò che aveva fatto, così che il rasta smettesse di amarlo, poi uccidendolo davanti ai suoi occhi.
-Caleb... Era solo un sogno...-
-Un sogno dannatamente realistico cazzo. E in parte è vero... Ho ammazzato mia sorella cazzo... Sono un fottuto mostro...-
-Caleb non sei un mostro. Eri un bambino... Non sapevi che volesse dire levare la vita a qualcuno. E tornando al sogno... Ti amo e questo non cambia. Anche se hai fatto una cosa orribile-
Il punk lo fissò qualche secondo, come a capire se dicesse la verità, prima di abbracciarlo. Jude era abbastanza sorpreso visto che Caleb non era il tipo di ragazzo che abbraccia o si fa abbracciare spesso, ma ricambiò subito quel gesto.
-Dormiamo insieme...?- chiese timidamente il rasta, non essendo abituato a far lui quelle richieste. Il castano annuì, ed entrambi si stesero nel letto. All'inizio a Caleb non piaceva l'idea di tornare a dormire, ma poi si rilassò sentendo il battito del cuore leggermente accelerato del suo ragazzo. Era rosso in viso, come sempre, e al castano non dava fastidio il suo rossore. Si lasciò abbracciare, ignorando il fatto che si fossero invertiti un po i ruoli tra i due, e si addormentò. Ma prima riuscì a sussurrare un "Grazie" che non sfuggì al giovane regista.

Ti amo e questo non cambia Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora