hard ;; drarry

1;;

EHY.
STO INIZIANDO A SCRIVERE QUESTA NUOVA...COSA.
uhm, yass, sono tornata.
vi do delle avvertenze veloci: questa sarà una fanfiction principalmente e rigorosamente smut.
se vi piace, stellinate e commentate, grazie delľattenzione, buona lettura.
iizverg xx
Ps. Fatemi sapere se volete ľaggiornamento ogni due giorni o una volta a settimana!

Harry Potter scopava al buio.

Okay, forse la parola esatta non era proprio "scopare"; si dilettava a lunghi lavori di dita -e occasionalmente di bocca, alla ragazza davanti a sè, strappandole potenti orgasmi.

Harry Potter faceva i preliminari al buio.

E lo sapete perchè?
no. Non lo sapete.

Perchè a Harry Potter non gli veniva duro.

Esatto.

Non gli veniva duro.

Al bambino sopravvissuto non gli veniva duro.

Al prescelto non gli veniva duro.

Al più giovane cercatore del mondo magico da circa un secolo non gli veniva duro.

E la colpa non era di Ginny Weasley, la sua avvenente fidanzata.
Era solo sua.

Sua.

Forse era diventato impotente.
La prospettiva era agghiacciante, ma nonostante ciò, impossibile; lui le seghe, quando era solo, se le tirava.
E anche tante.
Era un segaiolo nato.

Harry Potter era disperato.
Si strinse la radice del naso tra le dita, singhiozzando.

"Oh, Harry! Sono certa che in biblioteca troverò-"
Harry alzò la mano mestamente, accasciandosi sul tappeto.
Dirlo alla sua migliore amica era stato terribilmente frustrante, una vampata di vergogna lo assalì.

E da quel giorno, avevano provato qualsiasi cosa;
Engorgio.
Wingardium Leviosa.
Strane pozioni trovate su un manuale magico per settantenni impotenti
"Pozioni e rimedi magici; cosa fare quando la sessualità diventa un problema"
Oh, era stato imbarazzante prenderlo.

Con ľunica soluzione di un piccolo rigonfiamento rigorosamente molle, o di una patetica imitazione di un pezzo di carne floscio, sospeso in aria.

Hermione lo guardò sospirando, gettandosi sulla sedia di pelle di Grimmuld Place.
"Sono sicura che..."
"No, Hermione."
"Forse in biblioteca..."
"Ho già provato quel manuale."

La ragazza scosse la massa informe e crespa di capelli, e con tono estremamente grave, bisbigliato, aggiunse:

"Forse, Harry, dovremmo utilizzare...
Dei rimedi, come dire..."
Fece una pausa, osservando lo sguardo frustrato del ragazzo davanti a sè, strinse le labbra riducendole a due minuscole fessure.

Sicuramente Harry Potter era un po' malconcio.
Leggermente trasandato, forse.
E sicuramente per quella situazione.

Portava i capelli lunghi fino a metà collo, che sparavano in ogni direzione, decisamente più del solito -non che ci provasse, a tenerli fermi.
Gli occhi iniettati di sangue, gonfi, e sporgenti.

Come se fosse in procinto di avere un attacco isterico.
E portava gli stessi abiti da giorni.

Harry lo sapeva che sarebbero arrivati a quel punto.
Eccome se lo sapeva.

E questo voleva dire che la situazione era ad un punto di non ritorno.

Hermione si costrinse a parlare, decisa.
"Babbani, Harry, rimedi babbani."
Il ragazzo gemette, rannicchiandosi ancora di più sul pavimento.