hard ;; drarry

2;;

Harry Potter si era fatto una scopata sensazionale.

Diciamo.

Non esattamente sensazionale, ecco.
Per meglio dire; era iniziata sensazionalmente:

Ginny Weasley era stesa sul letto, con le gambe oscenamente aperte.

Harry Potter lo aveva duro. Seriamente duro.
Di granito.
Con stupore generale da parte di entrambi, aggiungerei.

Harry Potter, sulľ orlo di una crisi di pianto, trattenne un patetico urlo di gioia.

Aveva assunto il viagra trenta minuti prima, e stava funzionando. Davvero, stava funzionando! Ed era tutto meraviglioso, sentiva ľeccitazione pervaderlo ad ogni spinta, esortandolo a dare di più.

Ľinterno della ragazza era piacevolmente caldo e scivoloso, mentre stringeva tra le pareti ľerezione di Harry.

Ansimavano, spingendo i loro corpi e avvigghiandosi ľ uno contro ľ altra.

Il moro serrò gli occhi, cacciando un gemito basso e grutturale, mentre lei inarcava la schiena, spingendolo a fondo.

Era tutto fantastico.
Gli unici rumori che riempivano la stanza erano i loro mugolii eccitati e il rumore della pelle sudata che sbatteva senza sosta.

E Harry stava proprio per riversare il suo seme dentro la sua amata, quando passandole le mani tra i capelli le scoprii il viso.

Accadde tutto in una manciata di secondi scarsi.

Silenzio.

"Harry... perchè lo hai- tolto?"
Harry Potter non aveva affatto tolto il suo pene.
Sentì il letto sparire dai sotto di sé, galleggiando come una bolla di sapone sospesa in aria, leggera.

Per poi scoppiare.

Per poi ammosciarsi.

Non poteva succedere. Davvero, Harry sentì il colore del suo viso sparire rapidamente.

Si accorse con orrore che il suo pene era moscio.

Aveva il cazzo moscio.
Gli si era ammosciato mentre scopava.

"Io- volevo venire fuori."

Oh mio dio.

Era un disastro.
Ginny contrasse le labbra, con estremo disappunto.

Lei osava lamentarsi?
Davvero?

E signore e signori, quella, proprio quella era stata la fine di quella che definiamo "scopata sensazionale".

E per di più Ginny era arrabbiata.

Perchè era arrabbiata?
sul serio.
Avrebbe dovuto aiutarlo con il suo... intimo problema. E invece no.
Era lì che si vestita frettolosamente con un cipiglio omicida dipinto sul volto.

Ma scherziamo?
Stiamo fottutamente scherzando?

"GINNY! TORNA SUBITO QUI!"
Il suo urlo parve un lontano lamento, mentre si sporgeva dal letto, allungando inutilmente la mano verso la porta con un ultimo gesto disperato.

Il suo orgoglio maschile era stato rapidamente  pugnalato, facendolo scomparire.
E lei se ne andava così.

Esattamente come se ne era andato il suo ego.

Che diamine di senso aveva essere il salvatore del mondo magico, quindi il ragazzo con più probabilità di sbattersi tutte le ragazze in circolazione, e non poterlo fare?

Con Ginny arrabbiata, lui depresso che non usciva di casa, entro qualche giorno "Al salvatore del mondo magico non gli viene duro" sarebbe diventata una nuova giornata nazionale a favore degli impotenti.