YOU HAVE BEEN THE ONE.

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QUESTA STORIA NON È MIA. APPARTIENE AD UN' AUTRICE DEL SITO EFP.
HO CHIESTO IL SUO CONSENSO E ME LHA ACCORDATO, LA RIPOSTO PERCHÉ È UNA STORIA CHE MERITA TANTISSIMO E MI HA FATTO DIVENTARE UNA FONTANA DI LACRIME.
Dategli almeno un'occhiata, non ve ne pentirete!

Autore: Jane41258

Intro: Questa fic è stata scritta per il compleanno di Sasuke ed è completamente ispirata a Goodbye my lover di James Blunt con l'ausilio dell'acolto di altre canzoni durante la stesura dal repertorio di Evanescence e di Now We are Free di Enya ed è CAUSATA dall'ultimo capitolo di Naruto, il 640.


......
   

   
Il telefono cellulare suona, le note di Goodbye My Lover di James Blunt si diffondono nell'aria, Sasuke afferra l'apparecchio, lo stringe e preme quasi alla cieca il tasto di chiusura-chiamate.
È il ventitré luglio, è il compleanno di Sasuke e Sasuke si è organizzato per una festa personale: lui, le sigarette, una cassa di bottiglie di Mou Tai d'importazione e Naruto.
Naruto è ovunque su quel divano lussuoso ma disordinato e decadente, il suo sorriso meraviglioso è impresso su decine di fotografie. Sono foto soltanto dei compleanni di Sasuke, ma Naruto appare in quasi tutte. Forse nel pomeriggio andrà da lui, se riuscirà a reggersi sulle proprie gambe, intanto si accontenta di riordinare le foto che lo ritraggono. Ha deciso di farne un album, cui in seguito avrebbe dato fuoco.
In questo momento centinaia di Naruto lo stanno guardando augurandogli un  bellissimissimo compleanno, dattebayo!, Sasuke sorride appena, prende un sorso di liquore e biascica un "Grazie'' confuso.
Prende l'album su cui ha deciso di incollare le foto, ancora deve scegliere quella per la copertina. Lo sguardo crolla sulla foto del dodicesimo compleanno: Naruto è appeso con il braccio sinistro al collo di Sasuke e con la mano destra sta tentando di solleticarlo per farlo ridere, Sasuke tiene le braccia incrociate e la schiena diritta, determinato a mostrare la sua indifferenza a Naruto.
"Rappresentativa, neh, usuratonkachi?"

23 luglio 2000

Sasuke guardava scorrere il paesaggio, gli alberi e i campi tutti uguali. Quel giorno sua madre l'aveva portato al mare, gli aveva permesso di stare in acqua tutto il tempo che voleva e gli aveva persino comprato un gelato. Era evidente che avesse cercato di rendere speciale qual giorno perché era il compleanno di suo figlio. Sasuke odiava i compleanni in realtà, ogni volta che spegneva le candeline, era un anno in più senza Itachi, Itachi non avrebbe potuto più spegnere nemmeno una candelina quindi nemmeno Sasuke lo avrebbe fatto, non volentieri.

Non si era divertito nemmeno al mare in realtà, pensò salendo le scale svogliatamente e gli toccava anche farsi lo shampoo. Menomale che aveva tutto il tempo e la privacy che voleva, a quanto pare suo padre era d'accordo con lui sull'intenzione che nessun compleanno fosse festeggiato dalla morte di Itachi, così ogni 23 luglio si prendeva un giorno intero per andare in montagna.
Seguì sua madre nell'ingresso, pregustandosi il bagno fresco, quando il mondo lo aggredì.
"AUGURI SASUKE-KUN! AUGURI!"
Sakura Haruno era una sua coetanea che conosceva da prima della morte di Itachi e che si definiva la sua migliore amica. Sasuke sospettava che avesse pure una cotta per lui giacché ultimamente per farsi notare si copriva di ridicolo. Ad esempio, in quel momento, indossava un vestito troppo corto e si era truccata coi trucchi quasi sicuramente della madre.
Naruto Uzumaki, altro autodefinito suo migliore amico, gli saltò sulle spalle da dietro.
"SORPRESA! AUGURISSIMI TEME DÌ BELLISSIMISSIMO COMPLEANNO, DATTEBAYO!"
Poi tanti altri compagni di classe, che Sasuke in quel momento vedeva come personificazioni del concetto d'irritazione violenta, lo circondarono per dargli i loro auguri.
Ino riuscì stampargli un bacio sulla guancia.
A quanto pare gli avevano organizzato una festa a sorpresa.
Sasuke si lasciò abbracciare da tutti senza ricambiare e senza reagire, dopodiché si rivolse a sua madre "Che significa questo?" disse con fredda durezza.
"I tuoi amici mi hanno chiesto se potevano organizzarti una festa a sorpresa qui ed io ho detto di sì!" rispose la donna e sorrise amabilmente, chiudendo gli occhi e creando due fossette sulle guance.
Il salotto era addobbato per quella che sembrava una festa di compleanno di tre anni, con palloncini decorati coi pennarelli, e il tavolo era pieno di coca-cola, patatine e pasticcini.
Banale.
"Chi ti ha accordato il permesso?" chiese il ragazzo alla madre.
"Io stessa, ovviamente, essendo la padrona di casa e tua madre!" affermò Mikoto senza smettere di sorridere "E ora su su, divertiti con loro, io vado in cucina!"
Sasuke seppe che era un ordine.
"Iniziamo a mangiare!" propose Naruto e tutti seguirono il consiglio. Il padroncino di casa era a disagio e seguì il suo amico biondo. Naruto era difficilmente descrivibile, la definizione che più riusciva a cogliere la sua essenza era "Usuratonkachi", un piccolo martello inutile ma insistente come nient'altro al mondo. Era anche colorato, sorridente e luminoso, era l'inverso di Sasuke, che da quando aveva perso Itachi aveva il buio dentro.
"Tieni, teme!"
Naruto ficcò un pasticcino in bocca a Sasuke, facendogli spalancare gli occhi per l'improvviso senso di soffocamento. Inoltre quel coso faceva schifo, sapeva di acqua di fogna.
"L'ho fatto io, ti piace Sasuke-kun?"
"No, è orribile'' rispose Sasuke e sputò il pasticcino nella mano di Naruto, che senza nessuna esitazione se lo mise in bocca e lo ingoiò.
"CHE SCHIFO!" Sakura gli fece girare la faccia dall'altra parte con un poderoso ceffone, Sasuke liquidò il gesto con un "Coglione" ma si umettò le labbra non sapendo distinguere cosa stesse provando davanti a quella scena grottesca.
Alla fine Naruto travolse tutto come al solito, proponendo di cantare tutti insieme. Le voci stonatissime e infantili si levavano in disordine, ognuno urlando una canzone diversa.
Sakura iniziò a cantare la sigla di Kodomo no Omocha, Naruto una canzone di qualche cartone animato che Sasuke non conosceva. Sasuke non sapeva cosa cantare e Naruto all'improvviso propose di giocare a carte.
"LE FOTO! LE FOTO!"
Sasuke si lasciò fare decine di foto, ma non sorrise mai.
"Sakura! Sakura-chan, scatta, ci penso io a far ridere questo musone!"
Naruto lo abbracciò e tentò di fargli il solletico, ma era lui a ridere e non Sasuke. Se non fosse stato tanto stupido da non vergognarsi delle proprie emozioni avrebbe riso anche Sasuke, il solletico non gli faceva nulla ma la faccia concentrata e divertita di Naruto era divertente e il suo sorriso era bellissimo.
Quando Sakura scattò la foto, Sasuke aveva le braccia incrociate e sembrava completamente indifferente a Naruto.

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