Ho sempre amato l'autunno e no, non perché é il mio compleanno, che alla fine aumentano solo le responsabilità.
Ma amo l'autunno perché mi rispecchia mi fa sentire parte costante di qualcosa, come mai mi sono sentita fino ad ora.
La pioggia insieme al sole, le nuvole insieme al sole, il vento.
Se potessi descrivermi userei la parola vento, il vento tiepido e violento d'autunno.
E mi identificherei nelle foglie e nella loro dolce danza, quella danza che io infondo so di non possedere mai.
Se potessi descrivermi lo farei in una sola frase, primavera d'autunno.
Nulla di più strano visto l'essere di due stagioni diverse ma infondo uguali.
Primavera d'autunno.
Quel tocco d'estate ad un passo dall'inverno.
E non mi sentirei meglio, il caldo del cuore con il freddo del corpo.
E qualche volte vorrei sentirmi come le foglie, liberarsi da quel ramo troppo stretto ora, sentirsi libera nel volare, ma infondo schiantarsi con un freddo marciapiede.
Ed é qui che ritorno ad essere una primavera d'autunno.
Nel momento in cui schianto al suolo vorrei rinascere tra quei rami che così egoisticamente chiamo casa.
Casa.
La primavera.
L'autunno.
Il vento tiepido e forte d'autunno.
Le foglie leggere che si liberano da tutto.
Io.
Io che mi sento nostalgica nell'odore della pioggia, che l'avverto prima ancora che cada al suolo.
Il suolo quello che non vorresti sentire mai.
Io.
Io che mi personifico in una stagione.
Io che non sapendo decidere ne scelgo due per me, facendone diventare un tutt'uno.
L'autunno.
L'autunno misto a primavera.
L'indecisione della mezza stagione.
La voglia di poter ricominciare, come se con l'autunno iniziasse un nuovo anno.
Primavera d'autunno.
Perché infondo gli anni vengono chiamate primavere.
E in autunno aggiungo sempre una primavera per me.
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Pensieri contorti
Short StoryRacchiudere momenti di vita, pensieri buttati di getto, scrivere ciò che si sente e condividerlo con tutti voi.