Derry,Maine.
La pioggia scendeva rumorosamente dalla finestra quel giorno.
La guardavo, era rilassante.
Però in qualcosa si concentrarono i miei occhi.
Un palloncino. Era rosso, volava libero, come se il vento lo stesse trascinando.
Sgranai leggermente gli occhi.
«Signorina Grace, tutto bene?» Chiese in tono affabile la professoressa di matematica.
Annuì e prestai attenzione alla lezione.
La Sprite parla a vanvera, ed è impossibile seguire i suoi discorsi.
Finalmente suonò la campanella.
Raccolsi i miei libri e mi incamminai per il corridoio.
Quel palloncino appariva ovunque nella mia mente. Era strano.
Distratta, andai a sbattere contro qualcuno.
«Mi dispiace, ero distratta.» Mi scusai senza nemmeno guardare contro chi avevo sbattuto.
«N-non p-p-preoccuparti.»
Riconobbi quella voce.
Bill Denbrough.
Alzai gli occhi, e lo guardai.
«V-vuoi c-che ti a-aiuta?» Chiese gentilmente.
«No no, non preoccuparti.» Risposi io.
Ignorandonmi, cominciò anche lui a raccogliere le mie cose.
Sorrisi leggermente.
«P-piacere, Bill D-Denbrough.» Disse lui.
«Amily Grace, ma tutti mi chiamano Amy.» Sorrisi io.
Non avevo mai parlato con lui, fino a d'ora.
«Adesso scusa, ma devo andare, altrimenti farò tardi, ci si becca in giro.»
Lo salutai e mi incamminai in bagno, per sistemare i miei capelli solitamente in disordine.
«Dove credi di andare?» Disse una voce bloccando il passaggio.
Greta Bowie.
«Al bagno(?)» Risposi semplicemente.
«Lo sai che tutti ti considerano una stronzetta, eh?»
«Oh, povera me, mi taglierò le vene adesso!» Dissi sarcasticamente.
Andò via afflitta, guardandomi minacciosamente.
Entrai in bagno, e mi guardai allo specchio.
Aggiustai i capelli, quando il riflesso di qualcosa fece roteare i miei occhi.
Quel fottuto palloncino, ancora.
Notai qualcosa inciso.
«Amily» C'era scritto.
Iniziai a sudare freddo.
Presi le mie cose e scappai da lì.
Andai all'esterno, al di fuori di tutto.
Presi il mio blocco da disegno, e cominciai a disegnare.
«F-fai s-s-schifo Bowers!»
La voce risuonò nelle mie orecchie.
Era di nuovo lui.
Billy.
Non mi accorsi che a pochi centimetri da me, si stava svolgendo una lite.
Riposi le mie cose dentro lo zaino e mi avvicinai.
«Hai d-detto qualcosa? B-b-Bill?» Ridacchiò Henry.
Odio i bulli.
Ne sono stata vittima qualche annetto fa, e so cosa si prova.
Camminai velocemente verso Bowers.
Mi piazzai davanti Bill, cercando di difenderlo.
«Oh, guardate chi è arrivata, la Wonder Woman del cazzo!» Esclamò Henry, facendo ridere la sua stupida gang.
«Chiudi la bocca, Bowers.» Ribattei.
«Dovrei chiuderla io? O tu, troia? Sbaglio, o eri tu quella ragazza che ha perso i genitori-»
«Sta zitto!»
Gli diedi un calcio nelle parti basse, susseguito da pugno sul naso.
I suoi amici lo riportarono in macchina e andarono via.
Mi girai verso Bill e i suoi amici.
«Tutto bene?» Chiesi guardando Bill, che ammirava la scena a bocca aperta.
«S-si.»
«Scusa se mi sono intromessa nella vicenda, ma odio i bulli e..-»
«Sei stata grande!» Gridò meravigliato uno dei suoi amici.
«Ho solo fatto ciò che andava fatto.» Risposi semplicemente, abbozzando un sorriso.
«Sì, ha ragione Richie. Tranne quando il sangue è schizzato sul mio braccio, ma sei stata mitica.» Disse un altro, portando un inalatore alle sue labbra.
Sorrisi ancora.
Guardai Bill.
«G-grazie A-Amy.» Disse lui, sorridendo.
Non avevo mai visto quel sorriso in lui.
«Figurati.» Risposi io.
«Come ti chiami, tu?» Disse un ragazzo riccio, sistemamdosi la Kippah sulla testa.
«Amily Grace.» Risposi gentilmente alla domanda del riccio.*Spazio me*
Ciao persone :D
allora, questa è la mia storia scritta.
Mi scuso in anticipo per eventuali errori di scrittura.
Buona letturah :)
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Still with you//Bill Denbrough☁
Fanfic«T-ti ho m-mai d-d-detto "ti amo"?» «No.» Risposi confusa. «M-ma l'ho s-sempre fatto.»