Quando ho chiuso con te, la prima cosa che ho fatto è stata uscire. Mi sono ubriacata, ho riso come non mai e mi sono sentita veramente leggera, senza più quel peso nel cuore. Ma poi quel peso, si è trasformato in rimpianto, piano piano ti sei fatto strada nei miei ricordi e sei diventato anche uno di quelli. Non è più casa,questa, senza te. E non è più nemmeno Domenica, o Natale, senza te. Quando ho detto basta alla tua musica e alla tua canzone preferita, ho cambiato genere. E mi sono pure tagliata i capelli, e forse solo perché quando stavo con te, tu non volevi. Ho pensato pure di colorarmeli di nuovo, solo per fatti ripicca, solo per cercare un modo sicuro per non farti tornare da me.
Pensavo:
'se mai mi rivedrà, così almeno non potrò più piacergli'Ho brindato a tutto quello che sarebbe venuto dopo di te, anche se in quello che poi è successo, protagonisti sono stati solo i sonniferi e le vitamine che diminuivano.
Poi però ho aperto gli occhi,
mia mamma non ha più parlato di te
e tu,
non hai più bussato alla sua porta.Ancora oggi quando vado da lei,
certe volte,
ti immagino farlo con le buste della spesa
o semplicemente per chiederle come sta
o come sto.Molte volte ci sei andato perché io
non ti volevo vedere,
molte volte hai lasciato che lei si sfogasse con te,
perchè non riconosceva più sua figlia.La malattia se l'era portata via quasi tutta,
nemmeno più un centimetro di carne,
ma uno scheletro a divorarla.
Uno scheletro che però ha saputo affrontare il periodo più brutto della sua vita,
che poi lo è stato sempre,
senza di te.E che ha mentito quando ha detto di essere felice.
Felice di cosa poi?
Felice delle nottate senza i tuoi abbracci?
Vogliamo parlare dei baci?
E di quelli piccoli, che si danno sulla fronte,
o sulla guancia,come quando l'hai baciata per la prima volta?
Mi viene ancora da piangere quando passo davanti alla nostra vecchia scuola o quando passo davanti a casa tua, che tu dicevi che non era mai, e qualche volta mi soffermo anche a vedere se la tua moto è lì, nel cortile.
Ma non c'è,
l'hai venduta?Te ne sei andato?
Sei felice adesso?
Spero di non mancarti.
O almeno, non quanto tu manchi a me.Ma ormai le scelte sono state fatte,
i rimpianti resteranno,
non come il tuo profumo,
quello no
non è restato
come il suono della tua voce,io non me lo ricordo.
Ed è orribile, pensare che prima era l'unica cosa che volevo sentire,
e che quando non c'eri, facevo ripetere nella mia mente.Non pensi sia strano?
Farsi mancare una persona che proprio tu, sei stato a mandar via?E non lo è ancora di più,
volerla ancora,
ma non aspettarla più?
STAI LEGGENDO
Can you hold me?
Short Story"Sono in ospedale. Almeno a questo rispondimi. Samuele" "Tre ore e sono lì." Questa è la storia di due ragazzi, che non sono stati capaci di amarsi per bene e che poi si sono lasciati, anche se hanno sempre promesso di riprendersi in qualche modo. M...