Era un caldo pomeriggio di marzo. Jean e Marco, migliori amici, stavano giocando a calcio con altri loro amici. Jean aveva un talento naturale per quello sport, sembrava fosse nato per praticarlo. Marco al contrario riusciva a cadere inciampandosi sulla palla. Questo era motivo di grasse risate da parte di tutti i ragazzi del gruppo ma soprattutto di Marco stesso. Tra un tiro e l'altro si fece tardo pomeriggio e Connie, Armin ed Eren decisero di tornare a casa. Marco però si era intestardito e voleva riuscire a parare un rigore di Jean. Dopo svariati tiri il castano era stanco e chiese al corvino di fare una pausa. Entrambi si sederono a terra e bevvero tanta acqua quasi quanto quella che sputarono a terra per le risate causate dalle facce buffe che facevano. Dopo la breve pausa Marco non si diede per vinto e continuò a tuffarsi da una parte all'altra della porta per parare i tiri di Jean, ma fu tutto inutile. Il castano aveva una forza e una precisione incredibile. Si stava ormai facendo buio. Dopo poco dell'acqua iniziò a cadere sulle teste dei due ragazzi che però pensavano non fosse importante e continuarono a ridere e scherzare. Ormai la pioggia si era trasformata in un vero e proprio temporale. Marco e Jean iniziarono a giocare come due bambini sotto la pioggia e finirono a terra scoppiando a ridere. Jean era caduto proprio sopra a Marco e i loro visi si trovavano a pochi centimetri di distanza. Le risate cessarono e Marco solo sotto quella luce rosa del tramonto si accorse della bellezza degli occhi di Jean. Pensava a quanto fosse bello il ragazzo castano. Non capiva perché non si fosse mai reso conto che ogni volta che lui gli si avvicinava il cuore iniziava a battere all'impazzata. Non aveva mai pensato a quanto Jean fosse importante per lui e a quanto fosse dipendente da lui. Il castano si alzò da Marco e lo aiutò a tirarsi su. Jean sembrava aver letto nel pensiero il corvino perché azzerò le distanze fra i loro visi e fece unire le loro labbra. Sotto quella pioggia illuminati da una luce color rosso fuoco i due capirono di amarsi, di non riuscire più a fare a meno l'uno dell'altro, di essersi aspettati per tutta la vita e soprattutto che non si sarebbero mai più voluti lasciare.
-Ti amo stupido-
-Anche io incapace- rispose Jean con le guance rosse.
*Angolo autrice disagiata*
Si vede che mi sto divertendo a scrivere ste ff ?
Questa credo sia venuta più male dell'altra ma hey *ricordiamo che non sono una scrittrice HAHAHAH*
E boh ditemi che ne pensate e sopratutto... PENSO DI AVER FATTO UN CASINO ASSURDO CON I VERBI.
NON CAPISCO SE HO FATTO UN MEGA MIX TRA PASSATO REMOTO E IMPERFETTO HELP.
Questa storia sta prendendo una piega Jeanmarcosa (?).
Ma sto scrivendo una one-shot su Mikasa :D.
E niente.
Non so per quanto durerà questo mio "essere attiva".
Ciauz.
-Figliadelladollo05 🍃💕
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One-Shot Attack on Titan
Short Story*Titolo molto originale* In questa raccolta scriverò alcune one-shot su Attack on Titan. Se trovate degli errori grammaticali scrivetemelo nei commenti :D. Se siete omofobi cambiate storia... fidatevi ;3. Ho finito le premesse ok. Buona lettura <3