prologo

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Avevo circa quattro anni quando mi resi conto che non c'era posto per me nel tuo mondo. Il mio quirk si era appena manifestato. Ricordo ancora le esatte parole che mi dicesti appena te lo mostrai. "Kacchan sei incredibile, il tuo quirk é davvero potente. Spero di averne uno altrettanto bello"
Ma questo non successe mai, vero? Il giorno in cui ti mettesti a piangere in classe, dio avrei tanto voluto stringerti e dirti che non c'era nulla di sbagliato in te. Ma non potevo. Non potevo per te, per me, per noi. Per il nostro sogno. Avrei dovuto continuare con la recita del prepotente, solo per riuscire a convincere me stesso di star facendo la cosa giusta. Me lo ripetevo ogni giorno. "Lo sto facendo per lui. Lo sto facendo per lui. Lo sto facendo per lui"
Ho passato anni a chiedermi se la mia scelta fosse stata davvero quella giusta per noi due, ma tanto non si può tornare indietro, no? Ora io sono io e tu sei tu. Ognuno ha la propria vita, i propri amici, il proprio modo di essere. A volte mi pento di non esserci stato per te in questi anni, anzi di esserci stato nel modo sbagliato. Ma ti prego, perdona ogni parola derisoria o offensiva che ti ho rivolto. L'ho fatto per te. Quante volte avrò ripetuto questa frase? Ormai é un mantra, impresso nella mente e nell'anima.
L'ho fatto per te, per me, per noi. Il nostro sogno comincia adesso.

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"Ero un freno per te" disse guardandolo negli occhi.
"Eri sempre lì a dirmi quanto io fossi fantastico, senza renderti conto di quanto lo fossi tu"
[...]
"Per questo ho deciso di farmi odiare da te. Era l'unico modo che conoscevo per farti capire che non sono poi così incredibile come credi, e che tu potresti davvero superarmi"

Bakudeku
Boyxboy
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How Can I Say ~ BakuDekuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora