La lettera

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-Harry, per l'amor del cielo dobbiamo riportarla da dove è venuta.- una voce femminile si fece strada nel corridoio davanti a me.Non sapevo dove mi trovavo eppure, quel posto mi era familiare.Lo avevo già visto. -Hermione lei non è una di loro, la stavano per uccidere!- sbottó, la voce era di un ragazzo, un ragazzo alquanto insolito che riuscivo ad intravedere dalla porta.. i suoi capelli erano disordinati e il suo corpo era magrolino, il suo aspetto non era curato e portava degli occhiali da vista logorati dal tempo.La testa mi faceva male e avevo la nausea.Dove ero finita, in quale strano posto mi trovavo?
Cercai di alzarmi ma inutilmente, la stanza intorno a me era piccola e i mobili erano alquanto antichi, vicino al mio letto vi era un comodino dove posava una sveglia e un vecchio libro con le pagine ormai ingiallite, sulla copertina c'era una scritta che nonostante il tempo avesse oscurito le immagini il titolo era ben visibile all'occhio anche a quella distanza, presi il libro e lo portai davanti a me, "Infusi e pozioni magiche" lessi, raffigurava un calderone e delle fiale.. le mani iniziarono a tremare, cosa s'ignificava quel libro? Iniziai a sfogliare e riuscivo a leggere solo metà di quello che vi era illustrato come Antidoto ai veleni comuni, Pozione scordarella.. cosa s'ignificava tutto questo? Era uno scherzo? Continuai a sfogliare quando qualcuno sfilò il libro dalle mani.
-Questo è mio! Non si tocca..- Alzai lo sguardo e vidi una ragazza dai capelli rosso mogano e lisci, aveva un'aspressione divertita dipinta sul volto e le chiarissime lentiggini qusi invisibili le coprivano il viso.Indissava un'uniforme nera, un mantello e una sottoveste formata da una gonna lunga e una camicia nera con uno stemma rosso raffigurato un leone d'oro.Ebbi un nodo alla gola.Da dietro un ragazzo sorridente la raggiunse mettendogli la mano sulla spalla.
-Scusala, è mia sorella.- disse facendogli cenno di andare. -Chiudi la porta per favore.- la ragazza fece una smorfia e poi lasciò la stanza.
-Allora Abby, so che per te tutto questo sarà strano ma ci sarà tempo per spiegarti tutto- guardai il ragazzo con un'espressione interrogativa, dove ero finita? Chi era?
-Ah scusa, non mi sono presentato.Mi chiamo Ron,Ron Weasley.- feci cenno con la testa di aver capito e deglutii, avevo sete, la mia gola era secca.Dovrei presentarmi pensai, ma a quanto pare lui sapeva già chi ero.
-Dove mi trovo?- gli domandai afferrandolo per un braccio prima che si alzasse per andare chissà dove.
-Ah già, benvenuta alla Tana Abby.- Sorrise. -e dimenticavo, questa è una lettera per te.- Il ragazzo estrasse dalla tasca dei suoi jeans una busta per lettere giallastra chiusa da una cera rossa che raffigurava lo stesso stemma che aveva la ragazza nella divisa solo che adesso all'interno vi erano quattro figure: un leone, un serpente, un'aquila e un tasso.Apro la busta incuriosita dall'identita e dalla provenienza ancora anonima e ne estraggo la lettera, quando la apro non riesco a capire, è una lettera scritta ad inchiostro, la calligrafia è perfettamente decifrabile nonostante sembri antica.La lettera non è una lettera comune come quelle che ricevo di solito dai miei amici quando sono in vacanza ma è un'invito.. il cuore batte velocemente e sento la testa che mi scoppia, le mani iniziano a sudare mentre leggo...

SCUOLA DI MAGIA E STREGONERIA DI HOGWARTS
Preside: Albus Silente
(Ordine di Merlino, Prima Classe,
Grande Mago, Stregone Capo, Supremo Pezzo Grosso,
Confed. Internaz. dei Maghi)
Caro sig.na Abby,
Siamo lieti di informarla che Lei ha diritto a frequentare la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts a partire dal secondo anno.Qui accluso troverà l'elenco di tutti i libri di testo e delle attrezzature necessarie.
L'anno scolastico avrà inizio il 1° settembre. Restiamo in attesa del Suo gufo entro e non oltre il 31 luglio p.v.
Distinti saluti,
Minerva McGonagall
Vicepreside

Chiudo velocemente la lettera e mi alzo di scatto, senza sapere dove vado raggiungo la porta e la apro trovando davanti a me un corridoio e poi una rampa di scale a forma di chiocciola da dove sento provenire delle voci.Sono scalza e il pavimento è di legno scadente con qualche tavola sceggiata quà e là, cerco di fare attenzione a dove metto i piedi quando inciampo e cado a terra.Sospiro, guardo la parete che sembra muoversi lentamente, la casa barcolla, non me lo sto immaginando.Mi sento gli occhi addosso ma non c'è nessuno intorno a me.Mi alzo, la vestaglia è troppo lunga e ho paura di inciampare o che si aggrappi a qualcosa di nuovo.Mi appoggio al muro quando una voce interrompe il silenzio che mi stava avvolgendo, -Mi stai schiacciando signorina.- una seconda voce sopra di me la segue -Non essere scorbutico, è una nuova.- dibatte, in meno di pochi minuti una discussione si accende fra i personaggi di due dipinti attaccati alla parete. -Scusate.- dico, e me ne vado scendendo le scale velocemente.
"Sto impazzendo, tutto questo non è reale.È solo un sogno, solo un brutto sogno e adesso mi sveglio" mi metto a sedere sull'ultimo scalino della rampa e mi rannicchio su me stessa ripetendomi le stesse parole.Continuatamente, ma piú le ripeto piú tutto quello che mi circonda sembra realistico.
Smetto di imparanoiarmi e trascinata dal bisogno di spiegazioni mi alzo e apro la porta davanti a me.

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