Into a Straight Jacket

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ho una persona che mi potrebbe uccidere se non scrivo ciò, quindi :D

era un cinque di luglio...

un normale , assolato e caldo cinque di luglio, di circa due anni fa...

il Black mental Hospital si trova in campagna, lontano da qualsiasi tipo di insediamento urbano ed era quindi normale che ci fossero pochi "visitatori", le poche persone che arrivavano con regolarità erano parenti ad amici di persone ricoverate in quel posto, le altre, quelli che passavano una volta sola, o erano lì per semplici visite oppure erano lì per rilasciarci qualcuno... o per rimanerci in quel luogo, fino alla fine della loro vita...

quel cinque di luglio era però diverso, l'entrata era piena di persone, fra giornalisti e curiosi di passaggio non si scherzava, almeno centoventi persone erano accalcate contro i blocchi di cemento piazzati dai poliziotti e il motivo giustificava la loro presenza...

dopo due giorni di carcere, il cinque di luglio sarebbe stato il giorno in cui avrebbero trasferito Jeffree Blalock dalla prigione all'ospedale psichiatrico Black Mental...

Jeffree era noto in tutto il mondo come "l' assassino del sonno " e quel giorno, a solo due di distanza del suo arresto, sarebbe stato chiuso permanentemente in una cella di quello che a tutti gli effetti era un manicomio mascherato da ospedale...

davanti all'entrata, si trovava anche uno dei due poliziotti autori dell'arresto, l'altro era morto, ucciso da Jeffree stesso... quello che rimaneva era in piedi accanto all'entrata, immobile come una statua di cera, fra le mani teneva un paio di manette, non prestava la minima attenzione a tutti i fotografi e giornalisti che lo circondavano cercando in vano di ottenere un intervista esclusiva sul uomo che aveva fermato Jeffree...

gli agenti di polizia stavano cercando in tutti i modi di trattenere la folla di persone che si faceva sempre più numerosa, la porta principale si aprì e ne uscirono due guardie di sicurezza, addosso portavano una divisa bianca, sulle spalle portavano in nero e a caratteri cubitali la scritta "security"...

facendosi largo fra la folla di persone, si avvicinarono alla portiera di una nelle auto della polizia, che per poco non strappano dalla carrozzeria aprendola e tirano un ragazzo fuori a forza... ha lo sguardo rivolto in basso e questo impedisce ai presenti di vederlo in volto, ha i capelli corvini che gli ricadono sul viso pallido, incorniciandoglielo come un macabro quadro...

lo trascinarono fino all'entrata come se fosse solo un pupazzo, poco prima di entrare, il ragazzo punta i piedi a terra, si gira verso la folla di persone e gridò...

"uscirò di qui e finirò ilo mio lavoro, questa è una promessa!!"

le porte si richiusero con un tonfo... ci vollero quasi altre due ore prima che tutti i presenti se ne andarono e smettessero si stressare tutti i poliziotti e dottori presenti, per cercare di avere anche solo mezza informazione riguardo alla cosa...

uno dei dottori addirittura promise, in presenza di diversi ufficiali di polizia, alla stampa, che Jeffree non sarebbe più uscito di li e che nessuno lo avrebbe mai più visto al di fuori di quella che era struttura psichiatrica...

mentre fuori i giornalisti scattavano foto e urlavano come dei matti per riuscire a parlare con qualcuno, i due uomini delle sicurezza trascinarono il ragazzo per le braccia, fino ad una piccola stanza, dentro si trovava solo un materassino ed un cuscino...

gli tolsero le manette, lo lanciarono dentro la stanza e chiusero a chiave la porta... Jeffree non disse una parola, di mise seduto al centro della stanza e rimase a fissare il piccolo sportello piazzato nella parte superiore della porta in acciaio rinforzato...

"Into A Straight Jacket"     (Jeff the Killer FanFics)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora