I'm little Angel

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Non può per sempre andare male.

La vita non può essere eternamente imparziale, dare tutto ad alcuni e niente ad altri, e nel mio caso parlo della libertà.  Sono una donna a metà, e non so se considerarla un'eterna condanna o una grande fortuna.  Indiana di padre, Napoletana da parte di madre.

Non vedo spesso mio padre, a dir la verità non lo vedo praticamente mai, io vivo sola con mia Madre, Rossella. Io e lei ci bastiamo, siamo felici, formiamo una grande squadra, nonostante tutto. Papà non ha mai amato Rossella, ma credo che lei l'abbia fatto incondizionatamente. Si sono conosciuti in un viaggio a Dubhai. Mia madre era solo una ragazzina, in viaggio con le sue amiche per la prima volta. Ed era bella, terribilmente bella. Capelli lunghi e ricci da far invidia, ed un sorriso pulito e semplice. Non aveva mai amato, e forse è stato proprio questo a fregarla.   Lui era un bell'uomo, con una carnagione particolarmente scura ed occhi profondi. Sapete, spesso mi dicono di avere il suo sguardo, ma io non apprezzo particolarmente questo complimento. Nel suo, io rivedo solo cattiveria.  Al ritorno da Dubhai, Rossella era incinta, quella bambina ero io. 

 Avvolte penso di aver legato eternamente i  miei genitori, due anime che non avrebbero mai dovuto incontrarsi, la cosa mi fa sentire terribilmente in colpa, ma so non è assolutamente  dipeso da me, io ci sono finita e basta.

Quando mia madre scoprì di essere incinta cercò ad ogni modo di contattarlo e ci riuscì. Lui la sposò solo legalmente, ovviamente andando contro tutta la mia famiglia materna, ma lei ci cadde nuovamente, per ''amore''.                                                       

  Sapete perché lui la sposò e mi riconobbe come figlia? Affari.

La risposta fu ''affari''.  Io sono un mezzo per lui, solo uno stupidissimo mezzo. Divorziare non servirebbe a nulla oramai, sono sua figlia, ho il suo sangue e questo sarà per sempre irreversibile.

Lui tornò in Italia, a Napoli. Ci comprò una casetta e ci lasciò giustificando che sarebbe partito per un viaggio importante in India, c'entravano i soldi. Disse che sarebbe tornato nell'arco di un paio di mesi, ma sparì per nove anni.

Ricordo ancora quando tornò a casa, inizialmente fummo entusiaste di vederlo, fu una sorpresa, una gioia enorme. Corsi ad abbracciarlo e mia madre si avvicinò le mani alle labbra. Era felice, con una busta piena di regali per noi, e una fotografia. Non dimenticherò mai quel volto, era un ragazzo palesemente molto più grande di me. Mi disse ''questo fra una decina d'anni sarà il tuo consorte piccola mia, è uno in gamba, ti ci troverai bene'' io all'epoca, neanche sapevo cosa significasse ''consorte''.                                                                                                                       Rossella sbottò. Urlò contro di lui parole bruttissime e mi ordinò di andare immediatamente nella mia camera e di non uscire fino al suo segnale, io le detti ascolto.        Credo che ad un certo punto, lui si permise anche di darle uno schiaffo, ma non ne ebbi mai la conferma. ''Sei uno stronzo, sei stato via nove anni e torni solo per dare in sposa mia figlia ad uno sporco Sceicco!'' ricordo perfettamente quella conversazione; ''E' anche mia figlia, ed essendo indiana deve stare alle tradizioni, lei è fondamentale per i nostri affari!'' - ''Me ne frego delle tue stupide motivazioni, via da casa nostra!''.  ''Affari''.                                                                                          

Quella giornata si concluse nel peggiore dei modi, ed io non potetti far nulla per cambiare la situazione in quanto bambina.

Lui si promise di ritornare da me, si ripromise di venirmi a prendere e darmi in sposa a quell'orco. Mia madre lo denunciò, ma credo sia servito a poco. Ancora oggi non c'è una notte in cui io non mi svegli, in cui non faccio incubi. Il mio cervello è annebbiato dalla paura che lui ritorni, che lui mi porti via dall'Italia obbligandomi ad una vita non mia. Non c'è un singolo giorno in cui io non pensi a lui. Vivo d'ansia da dieci lunghissimi anni, e sono esasperata.

Avete idea di quanto sia difficile aver paura di innamorarsi di qualcuno, solo perché sareste costretti in qualche modo a dirgli che un giorno potreste sparire per sempre?

Quella sera mia madre si sedette con me sul letto, io non piangevo, ero di pietra.

Mi disse ''Nessuno ti porterà mai via da qui, mio piccolo Angelo''.

Poco dopo, piansi.


Love you, AngelWhere stories live. Discover now