Capitolo 1
Sono le 02:17 A.m. e quell'idiota del mio vicino di casa ha ancora la musica a tutto volume per via della festa che è in corso in quella fottuta casa dall'altro lato della strada.
Stanca di tutto questo scendo dal mio comodo letto e mi dirigo in bagno per lavarmi la faccia, torno ancora più infastidita dai miei pensieri nella mia camera apro l'armadio e metto le prime cose che trovo, le mie amate vans ed esco di casa, direzione? Casa di Louis sonounfottutostronzocolossale Tomlinson.
Mi ci vogliono poco più di un minuto e 35 secondi per arrivare in quella casa aperta a tutti piena di gente che vomita, fuma, beve e limona in giardino, disgustata mi dirigo all'entrata non tanto nuova per me sperando che almeno li dentro le cose siano almeno un tantino migliori ma le mie preghiere non sono state ascoltate e li dentro dire che era un inferno era poco.
Mi dirigo al piano di sopra, nella camera di quel fottuto idiota sperando che fosse li dentro,anche con qualche troia sotto di lui, devo parlargli!
Entro senza bussare e la troia era sopra non sotto di lui che si muoveva e sguaitava come un oca in calore mentre viene spennata per essere cucinata.
<<Porca Puttana Ess che cazzo ci fai qui?>>
non ci volle molto,appena Louis mi vide capovolse la situazione uscendo da dentro di lei e mettendosi subito qualcosa per coprirsi
<<tu e queste merdate di feste mi avete rotto sono le 2 e mezza e anche se a te può sembrare presto è molto tardi e io vorrei tanto riuscire a dormire>>
ero così furiosa da non rendermi conto che avevo alzato la voce
<<senti verginella delle feste, solo perché nessuno ti invita mai non vuol dire che devi irrompere alla MIA festa, entrando in casa MIA, nella MIA camera mentre stavo scopando solo perché il tuo animo ferito e un pochino di musica non ti fanno dormire quindi che ne dici se non te ne vai?!>>
mi sentii umiliata dalle sue parole e prima che le lacrime scendessero davanti a lui corsi via fuori da quella casa.
E pensare che io ero innamorata di questo essere umano, anzi di questo animale che non merita nient'altro che frustare di cuoi in quel suo bel corpicino e in quel suo viso con quell'espressione sempre in faccia.
lo odio,LO ODIO.
Piangevo e correvo fuori casa di Louis, le lacrime mi impediscono di vedere bene ma non importa, o forse si.
Un dolore lacerante in tutto il corpo, scaglie di vetro su tutto il mio corpo.
Dolore, tanto dolore e poi il nulla.
#Spazioautrice
salve questa è la mia prima FF su wattpad, spero vi piaccia è corto lo so ma è solo il primo e mi scuso se ci sono degli errori ma sono davvero le 02:30 di notte e non ho ricontrollato.

STAI LEGGENDO
La vita che vorrei
FanfictionBisogna imparare a distinguere i sogni dalla realtà e questo Ess lo sapeva bene ma nonostante fosse forte lei si innamora del tipico stronzo di cui ogni ragazza almeno una volta nella vita deve innamorarsi e per Ess questa volta era arrivata, si inn...