Louis pov
Forse ho un pò esagerato ma ora come ora non mi importa più di tanto.
Stavo per tornate nel mio letto a finire ciò che avevo lasciato in sospeso ma vengo nuovamente interrotto da un forte rumore di freni e subito dopo delle urla.
Mi affretto ad affacciarmi al balcone e vedo che qualcuno è stato investito, mi vesto frettolosamente,ho un bruttissimo presentimento.
Volo fuori casa e poi vedo lei, stesa per terra, piena di sangue e senza sensi
mi affretto a chiamare l'ambulanza e mando il mio migliore amico Niall ad avvisare i genitori di Ess.
L'ambulanza arriva subito e la caricano dentro essa e partono insieme ai genitori di lei io preso dal panico riunisco i miei migliori amici gli lascio il controllo della casa dando ordini di buttare tutti fuori, prendo la mia auto e mi dirigo in ospedale.
Durante il tragitto qualche lacrima riga il mio volto, mi sento in colpa, sento che è colpa mia, è corsa via piangendo da casa mia, dove c'era una festa e lei era solo venuta a chiedermi di abbassare il volume, non era ubriaca o altro, era solo stanca, mi sento futtutamente in colpa, non avrei dovuto trattarla in quel modo, anzi non avrei dovuto dare una festa punto.
Arrivato parcheggio l'auto e corro al pronto soccorso, non mi ci vuole molto e trovo i genitori di Ess in un corridoio davanti tante porte dove i dottori corrono ed entrano, la madre di Ess è abbracciata e piange nel petto di suo marito che tenta di calmarla ma con poco successo.
Mi dirigo verso di loro, devono sapere che lei era li solo per rimproverarmi e non per partecipare a quella merdata di festa.
<<come sta? Sapete qualcosa?>> riesco a dire solo questo tutto il discorso che avevo preparato è andato a puttane!
<<E tu chi sei ragazzo?>>
mi chiede abbastanza confuso il signor Payne
<<Sono un amico di Ess e Liam, la festa era a casa mia ma Ess non era li cioè si era li ma non alla festa, era venuta solo a dirmi di abbassare il volume e i-io bhe poi è corsa via e un auto sicuramente di uno dei ragazzi ubriachi l'ha..l'ha oddio non ci riesco>> mi accascio a terra incapace di continuare con la testa tra le mani, non posso credere a quello che è appena successo, se dovesse succedergli qualcosa di grave io non me lo perdonerei mai e poi mai.
Sento una mano sulla mia spalla e alzandomi la testa noto che è la signora Payne
<<Tranquillo, non è colpa tua, dai alzati>>
lei non sa come sono andate le cose, non sa che l'ho umiliata ed è scappata via da me piangendo
certo che è colpa mia, è sempre colpa mia lo è sempre stata.
﹏
Sono le 5 del mattino, sono due ore e mezzo che Ess è in sala operatoria e nessuno sa niente.
Niall,Zayn ed Harry sono venuti un oretta e mezzo fa, mi hanno dato del caffè e adesso sono andati via.
Sono seduto in questa scomoda sedia di ospedale e sto quasi per addormentarmi quando il signor Payne mi avvisa che Ess è stata portata in una camera ma non mi disse nient'altro, si limitò solo a dirmi dove si trovava la stanza e che potevo vederla se avessi voluto, poi mi ha detto che stava andando a prendere qualcosa da mangiare e del caffè e mi chiese se io gradivo qualcosa, ma ora come ora voglio solo vederla.
Mi dirigo nella camera dov'è situata, conto fino a 10 e respiro a pieni polmoni prima di entrare.
Mi cadde la terra da sotto i piedi appena la vidi lo, distesa su quel lettino, attaccata a quegli aggeggi infernali ma che la tengono in vita ed ha gli occhi chiusi, mi avvicino a lei e le tocco una mano, è fredda molto fredda, ha gli occhi chiusi sembra quasi che dormisse, è così bella anche in quello stato, sembra un angelo e adesso vedendola così mi sento ancora in colpa per quello che le ho detto non lo pensavo sul serio era solo un modo per farla arrabbiare dopo che mi aveva lasciato qualche mese fa.
Si stavamo insieme ed eravamo qualcosa di indescrivibile, bellissimo, suo fratello è uno dei miei migliori amici sin dall'asilo e conosco Ess da quando lei aveva 4 anni ed io 7, mi sono reso conto di amarla solo qualche anno fa e quando ci siamo messi insieme stavo in paradiso in confronto ad adesso che è l'inferno niente può andare peggio, solo la morte, forse.
Sento dei passi dietro di me, è l'infermiera che è venuta a cambiargli la flebo.
<<Cos'ha?>>
domando insicuro, non so se voglio saperlo veramente, il solo pensiero che sia qualcosa di grave mi uccide, figuriamoci la certezza di quel qualcosa.
<<Lei è un familiare o parente?>>
<<Sono il suo ragazzo>> rispondo senza pensarci troppo
<<Non le hanno detto nulla>>
<<Non ancora,la prego mi dica cosa ha>>
<<Bhe la ragazza ha sbattuto forte la testa...è in coma farmacologico, mi dispiace>>
Ecco,quello che non volevo proprio sentire.
La ragazza ha sbattuto forte la testa...è in coma farmacologico ,mi dispiace
Questa frase mi rimbomba in testa per tutto il tempo, non può essere, non deve essere.
<<Si riprenderà?DEVE RIPRENDERSI>>
<<Si calmi, siamo in un ospedale non urlo o dovrò farla uscire...comunque non le resta che pregare, pregare per il suo risveglio>>
detto questo esce lasciandomi solo con la mia disperazione.
Ho le lacrime, si sto piangendo in ginocchio davanti il suo corpo, non so se può sentirmi ma lo spero
<<I-io Ti amo ancora Ess>>
ammetto tra un singhiozzo ed un altro
forse l'ho ammesso più a me stesso che a lei.
Si!Io la amo ancora e se lei va via il mio cuore andrà via con lei
non le resta che pregare,pregare per il suo risveglio
La rivoglio qui, al mio fianco ADESSO!!
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La vita che vorrei
FanficBisogna imparare a distinguere i sogni dalla realtà e questo Ess lo sapeva bene ma nonostante fosse forte lei si innamora del tipico stronzo di cui ogni ragazza almeno una volta nella vita deve innamorarsi e per Ess questa volta era arrivata, si inn...