Lievi sussurri

Part 1

Sono semplice.
Non c'è nulla di difficile da capire in me.
La mia vita si svolge in tre posti, banali.
Casa, scuola, palestra.
Nulla di più scontato.
Il mio posto felice?
Un angolo del poggiolo di casa mia, con una sigaretta tra le labbra e le cuffiette nelle orecchie.
Dove abita la mia migliore amica?
Devo ancora capire il concetto di migliore amicizia. Se devo dire le mie amiche più importanti, sono due.
La mia famiglia?
Dipende quale intendi.
Una è a pezzi, se si può definire famiglia.
L'altra è invece la mia salvezza.
L'amore?
Non lo so, non so se esiste, non so se sono innamorata.
Se ho mai pensato a farla finita?
Certo. E saprei esattamente come e cosa fare.
Non che abbia intenzione di farlo, solo in caso.
Scriverei una serie di lettere, per fare capire che non è colpa di nessuno.
Fumerei la mia ultima sigaretta.
E me ne andrei.
Rispetto ogni persona che decide di togliersi la vita. È una scelta che un uomo può fare. Credo sia giusto che ognuno scelga quando morire, e non lo lasci al destino.
In ogni caso, non credo nella fiducia e nel per sempre, questo non esclude che non ci speri.
Amo la cioccolata bianca, le malboro gold e il the al limone.
Amo Amsterdam, l'arte e la psicologia.
Odio l'ego umano e le folle.
Non odio le persone, quello che odio è stare al centro dell'attenzione, anche se mi ci ritrovo spesso per i miei capelli e i vestiti che indosso.
Ma non ci faccio troppo caso.
Ormai mi sono abituata.
Ho molta rabbia nascosta e a volte penso cose che per gli altri sono strane, nel più vero senso della parola.
Ho fisse passeggere, mi annoio facilmente.
Fisso il cielo, sono ancora qua a guardare le stelle, tra i tetti che si prendono il cielo della mia città.
Aspiro per l'ultima volta, chiudo gli occhi e mi rinchiudo nel mio piccolo mondo.