Scorrevano rosse sulle esili gambe gocce di sangue traditrici di un'infanzia ormai giunta al termine.
Si adagiò sul caldo ventre della madre, come se volesse esser accolta nuovamente in tanta beatitudine.
Lasciò che un materno canto la cullasse per un'ultima volta.Strinse i ricordi in un pugno.
Come se combattesse, cercò di tenere stretto a sé tutto quello che aveva di più caro.
Fili d'oro le cingevano la testa d'umiltà, intrecci di fiori le donavano la vita perduta.
La raggiunsero rosse gocce di sangue di un agnello: verginità, sacrificio, innocenza.
E su gocce d'acqua compianta l'adagiarono.
Il materno canto cessò, spezzato dal dolore.
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Gocce
Short StorySul letto di morte, i ricordi della dolce Gyda piangono teneramente il lontano calore materno. Drabble ispirata dal telefilm Vikings, primo timido esperimento di scrittura! ©anotherwall