Kathrin aprì gli occhi.Vedeva tutto sfuocato. Sentiva mille conversazioni e degli strani "bip".C'era odore di disinfettante.Capì di essere sul lettino di un ospedale e cercò di mettersi seduta.A poco a poco iniziò a vedere bene. Trovò il campanello e suonò. Arrivò l'infermiera, sua zia, con un'espressione felice ma preoccupata:" Tesoro come stai?" " Bene...credo..." " Ricordi cosa vi è successo prima di finire qua?" " Si" " Puoi raccaontarmelo?" Kathrin scosse la testa in segno di assenzo:" Prima voglio vedere Lauren e gli altri e sapere come stanno".
La donna la guardò con dolcezza:" Lauren sta benone, come la bambina che è con lei che è solo spaventata. Anzi, sono loro che ci hanno chiamato. Dereck sta dormendo ma ha solo un polso slogato e qualche taglio. Thomas invece ha delle gravi ferite e si riprenderà tra due o tre mesi."
Kathrin abbassò lo sguardo triste:" Quando posso vederli?" "Adesso, ti accompagno io".
La condusse nella sala d' attesa. Lauren e la bambina erano lì. Appena gli sguardi delle ragazze si incontrarono, queste si scambiarono un abbraccio. La piccola invece stava bevendo della camomilla. Kathrin le accarezzò i capelli e la baciò sulla fronte. Poi tutte e tre si fecero accompagnare dai ragazzi. Dereck era già sveglio e quando le vide fece un gran sorriso e le salutò. Thomas ancora dormiva e Kathrin si sedette accanto a lui sul bordo del letto. Iniziò ad accarezzargli i capelli. Erano così morbidi e poi profumavano tantissimo!
La bambina si avvicinò a lei:"Tua zia dice che starà bene! Non ti preoccupare sorellona!" " Grazie Cora! Ti voglio bene piccola..." La bambina si fece triste e la guardò negli occhi:" Dove andrò adesso?" " Da mia zia! Saremo cugine!" " Siiiii!"
Kathrin adorava Cora da quando l' aveva incontrata. Era una bambina molto dolce. Si concentrò di nuovo su Thomas :" Non mi dovevi salvare stupido! Ce l' avrei fatta da sola! E guardati adesso! Stupido!" pensò. Poi le scese una lacrima:" Grazie...amore..."
Continuò ad accarezzargli i capelli trattenendo a stento le lacrime. Voleva essere forte, o almeno sembrarlo, ma si ricordò le parole di Thomas:" È il pianto, è la voce spezzata, è mostrarti come sei che ti rende forte!" E iniziò a piangere come una bambina, anzi no, come un essere umano.
Dereck si era girato a guardarla:" Tranquilla è forte... e poi non è colpa tua!" " No... non piango per quello... piango perché ne ho bisogno da troppo tempo, dovevo liberarmi o... o sarei esplosa!"
Poi sorrise, tra le lacrime