Il corvo

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Fuori, su un ramo di un alto albero, sedeva Malefica intenta ad osservare la bestiolina prima che andasse a letto. Riusciva a vedere chiaramente che era sveglia ma era ferma a fissare il soffitto. La strega si ricordò che qualche settimana prima, lei e Aurora lo avevano dipinto come regalo ,in ritardo, per il suo quindicesimo compleanno. Mancano solo due mesi pensò la strega appoggiando il capo contro il tronco. Ci aveva provato, ci aveva provato con tutto il suo potere, qualche sera prima, a togliere il maleficio ma era rimasta fregata dalle sue stesse parole ed ora un senso di angoscia la stava lentamente divorando da dentro. All'inizio di tutto odiava quella piccola bestia per le colpe del padre ma , negli anni, le si era affezionata ed ora non sapeva se avrebbe potuto vivere senza di lei. Negli ultimi anni , cioè da quando aveva trovato Aurora alla barriera e le si era rivelata, passava con lei ogni giorno fino al calar del sole,giocando,ridendo e scherzando. Erano spensierate e dopo tanto tempo lei aveva trovato qualcuno in cui riporre la sua fiducia, dopo il fedele Fosco. L'ironia della sorte pensò dato che si era affezionata alla figlia del suo peggior nemico. Stefano non la meritava. Lei era troppo per chiunque: gentile , innocente ,bellissima e senza paura. Aurora era l'unica che riusciva a vedere dietro la coltre di odio e terrore sotto cui si celava la Malefica di molti anni prima, la ragazza che non era ancora stata infettata dalle emozioni umane e che possedeva possenti ali ,rubate da Stefano. Mancavano solo due mesi e se allo scoccare del trentesimo giorno non fosse riuscita a salvarla, sarebbe andata da Stefano e avrebbe chiuso quella storia definitivamente. Non le importava di poter morire , ora le importava solo di Aurora.

Il corvo arrivò in picchiata e si posò sul ramo affianco a Malefica , la quale, con un gesto netto delle dita gli diede forma umana. 

L'uccello si tramutò in un giovane dai capelli neri così come gli occhi , pieno di cicatrici sul viso e sul corpo causati dalle varie peripezie passate.

"Re Stefano sta diventando sempre più pazzo e fa lavorare gli uomini senza sosta anche di notte per preparare trappole di ferro."

"Lascialo fare. Può costruirsi tutte le trappole che vuole ma nulla mi terrà lontana dalla mia vendetta" il suo sguardo pieno d'odio incuti terrore nel corvo che vide gli occhi della strega prendere quella sfumatura dorata così inquietante . Malefica sentiva il fuoco della rabbia bruciare dentro di lei ed il suo sguardo era feroce come quello di un lupo. Si calmò solo quando vide la luce della stanza di Aurora spegnersi . Anche per quella sera avrebbe passato la notte sull'albero per sorvegliare la ragazza. 

"Mancano solo due mesi" disse il corvo d'un tratto richiamando lo sguardo lontano della strega. Lei abbassò lo sguardo e strinse lo scettro fra le sue mani. 

Non proferì parola perché non sapeva cosa dire. Avrebbe voluto salvarla con tutto il suo cuore ma se la magia non l'aveva salvata cosa poteva?

Il corvo sembrò leggerle nel pensiero e le mise una mano sulla spalla per rassicurarla ma la ritirò immediatamente colpito dallo sguardo di Malefica.

"C'è ancora una speranza. Il bacio del vero amore."disse il corvo sorridendo cauto. La strega scoppiò in una risata che spiazzò l'uccello e lo fece tremare per l'intensità di quel suono innaturale. 

"Allora non hai ancora capito? Il vero amore non esiste" concluse la donna ghignando malvagia mentre dentro di lei il suo cuore urlava per il dolore. Sapeva nascondere bene le emozioni ed anche in quel momento di massima tristezza riusciva a mostrare tutta la perfidia e l'odio di cui era ormai satura.

il mattino seguente Aurora si svegliò , si lavò , si vestì , fece colazione con le zie e corse nella Brughiera . Ad aspettarla vi era Fosco che la abbracciò e la sollevò da terra sorridendo felice. Anche lui si era , da subito, affezionato alla ragazzina. L'altra lo strinse forte e gli schioccò un bacio sulla guancia che lui fece finta di lavarsi via con la mano. Dopodiché camminarono oltre i campi di grano fino alla barriera e la oltrepassarono zigzagando tra i rovi appuntiti. Il corvo era sempre vigile nel caso vi fossero dei soldati in zona. Lui e Malefica passavano le ore della sera ad uccidere i soldati di re Stefano che continuavano ad assaltare la barriera. Il corvo credeva che la strega utilizzasse quei poveri soldati come sfogo per la rabbia repressa e che si divertisse un po' troppo nel farlo. Arrivarono oltre il bosco di querce e si ritrovarono al solito laghetto dove tutte le fate giocavano e si abbeveravano. In giro vi erano molti orchi e fate che accerchiarono Aurora appena la videro. Il corvo rimase in disparte osservando il dolce quadretto e sperando, anche lui, con tutto il cuore che sarebbero riusciti a salvare la ragazza. Secondo lui il bacio del vero amore esisteva ma era impossibile discutere con Malefica o rischiava di morire però , dentro di se, la sua più grande speranza era che Malefica salvasse Aurora dal maleficio e che aurora salvasse Malefica dall'oscurità che l'avvolgeva. 

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 01, 2014 ⏰

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