In my blood

We don't talk anymore - Charlie Puth

È già passata una settimana dall'audizione e non ancora se ne sa nulla. Forse non è andata così bene come pensavo. Appena tornata dalla palestra vado a farmi una doccia così mi rilasso anche un po'.

‹‹Sai chi ho incontrato oggi?›› mi dice Jenna mentre mi sto asciugando i capelli.

‹‹Chi?››

‹‹Harry. L'ho incontrato al negozio di elettronica››

‹‹Che ci facevi al negozio di elettronica?›› chiedo sorpresa.

‹‹Non ti sei accorta che si sono fulminate le lampadine in salotto?››

‹‹Davvero? Non ci ho fatto caso...››

‹‹Pensi troppo all'audizione Lou... Se non ti prenderanno potrai sempre fare altri provini.›› mi sorride stringendomi le mani.

‹‹Come l'hai trovato? Harry intendo.››

‹‹Oh... Ci siamo solo salutati, non abbiamo parlato. Però sembrava un po' giù... ››

‹‹Spero che gli vada tutto bene.››

Non mi va di parlare di Harry. Era il mio migliore amico, siamo stati insieme per un anno e poi è finita. Non ci sono state scenate, solo un semplice "Forse è meglio se la chiudiamo" e da un giorno all'altro non abbiamo più parlato. Non una parola, non un messaggio.

Improvvisamente il telefono squilla, sullo schermo compare un numero sconosciuto.

‹‹Salve, lei è Louisa Anderson?››

‹‹Sì, sono io. Con chi parlo?››

‹‹La chiamo per l'audizione di "Sunny days". Vorremmo rivederla agli studi domani alle 14:00.››

‹‹Certo! Ci sarò.››

Riaggancio e inizio a saltellare come un'idiota. Jenna mi abbraccia e decidiamo di andare a festeggiare la notizia quella sera stessa andando in un locale in centro. Indosso un crop top rosa con un paio di pantaloni di jeans e le mie décolleté fucsia. Quando arriviamo al locale lo vedo: Harry. Ci guardiamo e restiamo immobili per alcuni secondi, poi una ragazza lo chiama e lui si volta andandosi a sedere a un tavolo.

‹‹Secondo te stanno insieme?›› chiedo a Jenna.

‹‹Non lo so... Dai, andiamo in un altro posto.››

‹‹No, non fa niente. Restiamo qui.›› le sorrido.

Prendiamo qualcosa da bere e incontriamo alcuni amici di Jenna. Chiacchieriamo, ridiamo, balliamo e torniamo a casa. Vorrei poter dire di essermi divertita ma mentirei. Rivederlo così inaspettatamente mi ha fatto ripensare a tutti i momenti passati assieme. 

‹‹Dove mi stai portando?››

‹‹Tra poco lo scoprirai ma ora fidati solo di me.›› mi sussurra all'orecchio ‹‹Mi raccomando, non toglierti la benda!››

Quella volta mi portò nel nostro posto speciale a vedere le stelle. Aveva preparato un picnic al chiaro di luna solo per noi. Fu una serata stupenda.

Ora però non devo pensarci. No, devo pensare solo al'audizione di domani.