Caro....

Caro per una caramella

Caro Nicholas qui a Nirvoglio è tutto tranquillo, la neve cade fitta sulle strade di Campoglio. 

il mio negozio di caramelle va a gonfie vele, i bambini del quartiere si fermano dopo scuola da me e vedere i sorrisi di ognuno di loro è una gioia.

in particolare quello di Leonard, ogni giorno entra per comprarsi la sua solita gomma splash tre gusti che la mamma gli ha vietato assolutamente di comprar. Ecco vedere la sua faccia mentre mastica la gomma mi rallegra sempre la giornta.

Nei giorni successivi Leonard divenne il mio primo cliente fisso, ma ecco il 22 aprile Leonard non entrò da me, ma attraversò la strada per entrare nel bar di fronte, il bar di Albert Medium che lo gestiva da ben due anni.

uscii dal negozio per osservarlo e quando lo vidi, il piccolo Leonard uscì fuori con un gelato tra le mani, gusto limone, il mio cuore si spezzò...e presto anche quello di Leonard.

il giorno dopo lo vidi che usciva da scuola, come ogni giorno tra altro. così prima che attraversasse la strada uscii di corsa dal negozio e lo invitai dentro, curioso lui accettò.

dentro gli porsi la sua gomma preferita dicendogli che offriva la casa, lui rifiutò dicendo che faceva troppo caldo per masticare una gomma, così la mia rabbia salì al cuore, presi un filo di spago quelli doppi per chiudere le confezioni e glielo avvolsi intorno al collo....lo strozzai fino alla morte.

la notte entrai dal retro del bar con una chiave che Albert teneva in un contatore della luce, presi il corpo e lo nascosi dentro il contenitore dei gelati. il giorno dopo quando Albert aprì il bar vide il corpo del povero Leonard coperto da tutti i gelati che lui amava, chiamò la polizia che immediatamente fece chiudere il bar.

guardando la scena sorrisi, intanto i bambini uscivano da scuola intravidi lo sguardo del migliore amico di Leonard, così lo guardai e alzai la mano per salutarlo, lui ricambiò.

                                                                  Christian Casola