Salii sul pullman, e dopo aver obliterato il biglietto mi feci largo tra la calca di ragazzini che si spintonavano per aggiudicarsi le prime e l'ultima fila. Avevano grossomodo tutti la mia stessa età. Alcuni di loro frequentavano la mia stessa scuola, ma con essi non avevo alcun tipo di confidenza, e né ero intenzionato ad iniziare a dargliela in quella circostanza. Presi posto sul sedile piú a destra, difronte al finestrino, della penultima fila. Trascorsi il viaggio con un unico amico fedele: il lettore mp3. Nell'arco di tutto il tempo potei spaziare dal rap al rock, passando per il blues e il soul. La musica si mescolava alle immagini che potevo osservare dal finestrino. Era una sensazione di viaggio nel viaggio, quasi piacevole nonostante il mio umore. I ragazzi scalavano in posti diversi, si sollevava un polverone di casino, cinque minuti di stop e poi via. Gli autogrill erano ovunque, richiamavano con le loro insegne luminose e il profumo da cibo da asporto, sembrava quasi che volessero risucchiarci al loro interno. Io scesi solo durante una delle quattro soste programmate, ma non mi passó neanche per l'anticamera del cervello l'idea di toccare cibo.
Non so come, ma dopo quella che parve un eternità, finalmente giunsi nei pressi della mia meta.
Il conducente, prima che scendessi, si era preso la briga di indicarmi il sentiero da seguire per raggiungere la struttura principale.
Appena fuori sospirai. L'aria almeno era buona.
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mi sono innamorato di Francesca Michielin
Fanfictionl'amore é qualcosa di tangibile? No. Non ti avverte prima, spesso é scorbutico, invadente ma forte. Talmente forte da insinuarsi tra le lancette, tra i fogli del calendario. L'amore é una pioggia estiva, il testo di una canzone, canta per me.