Subito dopo cena Kageyama ha portato Akihiko a letto e lui è crollato subito dal sonno.
Kageyama'spov
Entro anch'io nella camera da letto, mentre ancora si sta cambiando e lo abbraccio da dietro, baciando la pelle candida del suo collo. Lui ridacchia «Ora ci siamo solo noi due» dico con un punta di malizia consapevole che ne coglierà il significato. «non possiamo rischiare che Akihiko ci senta, lo sai» «mmh... però mi manca la tua voce... quella voce» «dai smettila» dice a bassa voce, visibilmente in imbarazzo. «da quando sei tu a dare gli ordini?» sussurro sfiorando con le labbra il suo orecchio, mentre sento il suo corpo irrigidirsi tra le mie braccia.
Da quando è nato Akihiko è raro avere un po' di tempo solo per noi e la maggior parte delle volte siamo troppo sfiniti entrambi per fare qualsiasi cosa. «ti amo» dico tra i vari baci e succhiotti che gli lascio lungo tutto il collo, fino alla spalla. Faccio scivolare una mano lungo il suo fianco, infilandola sotto la maglietta per accarezzare quella pelle perfetta. «t-ti amo anch-e io» risponde con il respiro già un po' pesante. Mi è mancata così tanto questa sensazione: il suo piccolo ed esile corpicino che freme ad ogni mio tocco e che mi fa impazzire ogni momento di più.
Lui inarca la schiena. Mossa poco furba, mooolto poco furba. In questo modo ha praticamente spinto il suo sedere perfetto contro i miei fianchi... inutile descrivere la mia situazione. «poi non ti lamentare» sussurro appena prima di iniziare a muovere il bacino contro il suo. «mmh ah~...»
«che ne dici se ci spostassimo sul letto?» sussurro sulla sua pelle passando ad accarezzare con una mano l'erezione ormai evidente nei suoi pantaloni.
Il suo respiro affannato, il tremolio della sua pelle, la dolcezza delle sue labbra e la voce acuta dei suoi gemiti, che in poco tempo hanno riempito la stanza. Basterebbe solo questo a farmi venire in neanche 3 secondi.
Continuo ad assaporare ogni parte di lui. Voglio che ogni centimetro del suo corpo porti il segno del mio passaggio e voglio che lui stesso mi preghi di farlo... di farlo mio.
I gemiti si fanno più acuti ed alcune volte sono costretto a tappargli la bocca per non fare troppo rumore e continuo a torturarlo fino a quando un «k-kageyam-aaah~ d-di più» Uscito da quelle soffici labbra non mi fa perdere del tutto la ragione.
So solo di aver ripreso il pieno controllo delle mie azioni solo nel momento in cui, sotto le coperte, mi sono ritrovato il suo corpicino esausto tra le braccia, mentre ancora il suo petto andava ad un ritmo accelerato. Accarezzo quei capelli umidi di sudore e lo stringo più vicino a me, facendo però attenzione a mantenere un tocco delicato. Da "quella partita" spesso il terrore di perderlo mi assale ed è come se mi lasciasse il cuore contro un muro.
È in questi momenti che a volte mi capita di piangere. Il solo pensiero di perderlo mi fa sentire come un bambino solo ed indifeso. Faccio appena in tempo a trattenere le lacrime quando il lieve scricchiolio della porta cattura la mia attenzione.
Akihiko, strofinandosi un occhi e con l'altra mano trascinando il suo peluche preferito, entra in camera e si avvicina al letto. «papà, che succed-yaawn» Sale sul letto e mi giro verso di lui lasciando Hinata a fingere di dormire... almeno credo. «succede che un certo pulcino non sta facendo la nanna» gli dico sistemandogli qualche ciocca di capelli.
«ho sentito un r-rumore strano, credevo che la mamma non stesse bene» farfuglia con la voce impastata dal sonno. «stai tranquillo, ci sono io qui a proteggerlo. Dai, ora torna a dormire ok?» «e la mamma?» «finche ci sarò io, non gli accadrà niente di brutto intesi? E neanche a te campione» gli dico dandogli un bacio sulla fronte. «ti voglio bene papà» Allunga le braccine e subito mi sporgo per abbracciarlo. «anch'io Akihiko, più di quanto tu possa immaginare» quasi sussurro.
Gli do di nuovo la buona notte e lo mando in camera sua, tornando quindi a prendermi cura dell'altro piccolo pazzo. «ti amo Kageyama» dice con un filo di voce, cercando quasi di aggrapparsi al mio petto. «ti amo anch'io» rispondo semplicemente, cullandolo nel mondo dei sogni e ringraziando qualsiasi divinità mi abbia concesso un tesoro così prezioso.
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Spazio disagio
Buongiornissimo, questa storia è finita, sapete già la mio opinione personale e grazie a tutti di averla letta.
Piccolo spoiler sulla prossima storia: riguarda gli EXO e se non sapete chi sono andate ad acculturarvi.