I Nuovi Vicini

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Subito ci aprì una signora bionda con gli occhiali, penso sia la signora di cui mi ha parlato mia mamma.

"Salve e benvenuta nella mia casa" mi disse questa signora sorridendo

"Grazie, piacere Francesca"

"Io mi chiamo Gerd-Anne, lui è mio marito kjell-Erik,lei è mia figlia Emma di 9 anni e ora quando scendono vi presento i miei  ometti"

"Accomodatevi" disse indicando verso il salotto.
Ci sedemmo sul divano parlando un po' della nostra vita prima di arrivare qui in Norvegia

"Ah finalmente ragazzi" Disse Gerd Anne mentre si dirigeva verso le scale

"Ok Francesca, visto che tua mamma li ha già conosciuti te li presento a te, loro sono Marcus e Martinus"

"Piacere" dissi un po intimidita

"Piacere io sono Marcus, ci confonderai un po' all'inizio però poi ci farai l'abitudine hahaa"

"Piacere io mi chiamo Martinus"

E calò un silenzio tombale. Credo eravamo in imbarazzo tutti e 3

"Dai ragazzi siete rimasti imbambolati, a tavola che la pizza è pronta disse il padre di Marcus e Martinus

Ecco che l'imbarazzo non era finito...
Mi trovai Martinus di fronte e Marcus vicino a me
Perfetto direi!

Mangiai pochissimo per la timidezza e anche i ragazzi mangiarono poco.

A rompere il silenzio che si era creato tra me Marcus e Martinus fu la loro sorellina Emma

"Allora Francesca ti piace la Norvegia? È bella veroo"

"Si è molto bella"

Marcus:"Come mai vi siete trasferiti?"

"Staremo qui per un mese credo, per il lavoro di mia mamma, viaggiamo spesso però di solito massimo una settimana, è la prima volta che sto via dall'Italia per un mese"

Intanto notavo Martinus che mi guardava ma non diceva neanche una parola, mi stanno antipatiche le persone che mi guardano fisso che volete? Una foto? Così iniziai a parlare con Marcus

"Allora va bene se ti chiamo Francy?"

"Va benissimo ahaha"

"Tu puoi chiamarmi Mac,andiamo nella mia stanza così parliamo meglio visto che qua c'è confusione?"

"ok"e seguì Marcus mentre Martinus continuava a guardarmi e rimase sotto.

" ok questa è la mia stanza, un po disordinata ma va bene ahaha"

"un po? Ahahaha qui sembra che c'è stato un uragano"

"Ahahahah dai non mi fare sentire in colpa"

"Comunque parlami un po di te, dove andrai a scuola?"

"Visto che qui a Trofors c'è solo una scuola vado a quella, domani sarà il mio primo giorno"

"Anche io vado lì, magari domani possiamo andare insieme"

"ok, vieni a casa mia quando sei pronto e andiamo"

"Va benissimo"

Intanto sentì una voce che mi chiamava

"Francescaa, dai andiamo che domani hai scuola" era mia mamma ovviamente

"Ok ora vado, però prima posso dirti una cosa?"

"Certo"

"Perché tuo fratello mi guardava sempre e non parlava?"

"Bhe lui è timido e per prendere confidenza ci vuole un po"

"Ah  scusami, buonanotte"

"Notte" disse Mac

Così scesi salutai tutti, anche Martinus e lui ricambiò con un cenno della mano, e io e mia mamma tornammo a casa.

Fuck at the distance~Martinus Gunnarsen Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora