01
Nathan guardò il paesaggio scorrere rapido dietro i finestrini in vetro chiaro del treno.
Non era la prima volta che si spingeva così lontano da quella che era stata casa sua durante gli anni universitari, ma, di certo, l'emozione che lo agitava era ben diversa da quella.Accanto a lui un Beta dai capelli color cioccolato sonnecchiava tranquillamente a bocca aperta, emettendo dei rantolii di tanto in tanto.
Non conosceva quel ragazzo e a mala pena gli aveva rivolto la parola.
Il Beta si era seduto nella poltroncina e aveva iniziato a parlare a vanvera su quanto fosse meraviglioso viaggiare; fino a quando, ringraziando gli Dei, non era completamente crollato dal sonno.
Non aveva smesso di elogiare ora quel posto ora quell'altro, con eccitazione a mala pena trattenuta; per tutto il tragitto non aveva fatto altro che blaterare cose disconnesse e senza senso su quanto fosse bello vedere luoghi sempre nuovi e diversi.A tutto questo sproloquiare, Nathan aveva risposto a stento e con una piccola smorfia di circostanza.
Era chiaro che non odiava quel ragazzo per un motivo ben preciso, non avrebbe potuto dato che non lo conosceva neanche.
Ma, non avrebbe potuto ascoltare le sue chiacchiere un secondo di più.
Il suo cicaleccio continuo su quanto fosse fantastico visitare terre nuove e sconosciute l'aveva fatto innervosire parecchio.Bastava osservarlo con attenzione per vedere che la vita con lui era stata abbastanza generosa; indossava solo cose di marca, vestiti all'ultimo grido, accessori alla moda, aveva perfino un telefono di ultima generazione.
Era ovvio che fosse uno di quei ragazzini proveniente da una famiglia ricca. E, come se non bastasse, era chiaro come il sole quale fosse il suo secondo genere.
Era un Beta, in tutto e per tutto.Era facile riconoscerlo; da quando, infatti, aveva messo piede nello scompartimento, Nathan era stato avvolto dal suo odore piatto e neutro con una lieve nota agrumata.
Esattamente l'odore che avrebbe dovuto avere un Beta.Insignificante.
O almeno era così che secondo gli Alpha doveva essere.
Insipido, banale, mediocre.Nathan sospirò, soffermandosi a guardare il proprio riflesso e due occhi color ambra, ricambiarono lo sguardo con inquietudine.
Lui aveva scelto di essere banale e non rimpiangeva affatto la decisione che aveva preso. Si era sbarazzato di tutto quello che rappresentava una concreta minaccia per i suoi piani futuri.Distolse immediatamente lo sguardo, provando lo stesso disagio che sentiva quando si guardava allo specchio.
Non si era ancora abituato al suo aspetto nonostante ormai lo sfoggiasse da anni.Sospirò spostando lo sguardo sul libro che giaceva dimenticato sul tavolino.
Era già abbastanza nervoso di suo senza che si mettessero in mezzo persone sconosciute o elucubrazioni mentali stupide e inadeguate.La sua immagine era esattamente come aveva desiderato che fosse.
Anonima.
Non c'erano più i capelli bianchi a nascondere gli occhi troppo grandi o le orecchie un po' a sventola; quello che adesso celava
i suoi difetti era un colore molto più comune.
Era diventato un volto che si perdeva tra la folla, esattamente come aveva sempre desiderato.
Un volto che veniva dimenticato in fretta, a cui nessuno avrebbe prestato particolare attenzione.Aveva appena concluso un capitolo della sua vita.
Quello che doveva fare adesso era focalizzarsi solo sul presente;
in fondo, la sua intera esistenza stava per essere stravolta.
Un mondo nuovo e del tutto sconosciuto lo stava aspettando sospettoso, ma a braccia aperte.
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• Miele Selvatico • [Omegaverse] [AMAZON]
ChickLitLa I e la II parte sono disponibili su AMAZON, KOBO e GOOGLE BOOKS, Anteprima dei due primi capitoli. - - - - - - " Sotto tutti quei inibitori che praticamente prendeva dalla nascita, infatti, Nathan Prinz era un dannatissimo Omega. Tutti sapevano...