Salve comuni mortali. Benvenuti nella mia storia, benvenuti in un mondo che non vi appartiene, benvenuti in una fiaba triste e contorta.
So che è drammatico definirla così, ma dovete sapere che qua, nell'Isola Che Non C'è, la storia dei fatti non è mai cambiata, come se lo scrittore di codesta favoletta si fosse stancato dopo aver scritto solo una parte della sua opera, senza terminarla.
Questa storia ha solo un inizio.
Questa storia si è bloccata da millenni in un punto di non ritorno. Tenetevi saldi signori e signore! È Capitan Uncino che vi parla, e state per approdare nella misteriosa "Isola Che Non C'è".
La strada come il resto del racconto non è mai cambiata: la seconda stella a destra e poi dritto fino al mattino.
Sono arrivato una sola e unica volta in questo mondo, ma una è bastata a farmene rimanere prigioniero.
Saprete tutti come finiscono le fiabe: il buono trionfa sul cattivo, come è sempre stato.
Ma a causa della durata di questa storia infinita, ci sono buoni che si sono stancati di essere tali, buoni da niente, come Peter Pan.
Ma facciamo un passo indietro...
Tutto ebbe inizio un giorno qualunque a New York City...