Capitolo dodici:

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Alexis rimase immobile per circa dieci secondi, poi guardò Andrea negli occhi con un misto di odio e dolore. Rimase zitta, non disse niente, poi scappò. Scappò via verso la sua camera con la consapevolezza che Andrea avesse ragione. Si era comportata in un modo disdicevole. Aveva dato false speranze a Giovanni e poi aveva baciato Alessandro. Corse dentro camera sua sbattendo la porta, poi si gettò sul letto, in lacrime. Ciò che Andrea aveva detto non solo era la pura verità, ma faceva un male cane. Come poteva Alexis farsi vedere in faccia da Giovanni o chicchessia, quando aveva torto marcio?Si rannicchiò sul suo letto sperando di non dover mai più uscire da quella stanza per il resto della permanenza. Si sentiva morire.

Quando Greta aprì la porta e la vide li sdraiata su quel letto, mentre piangeva, si rese conto di quanto potesse essere grave la situazione. Alexis non piangeva mai. L'ultima volta che l'aveva vista piangere era stato al funerale di Skyler, nel quale lei restava in disparte e piangeva in silenzio. Greta sentì una morsa al cuore. Alexis era la sua migliore amica e lei non c'era stata nel periodo in cui si era messa con Alessandro. Si accasciò sul letto, di fianco alla sua migliore amica e scoppiò in un pianto irreparabile. Si sentiva così male per il comportamento che aveva adottato. Si accasciò accanto a lei le prese il volto fra le mani. "Per qualsiasi motivo tu stia piangendo, non è così importante." disse cercando di rassicurarla. La ragazza per un breve lasso di tempo sorrise, poi guardò la sua amica "E tu perché piangi?" le chiese. "Piango per non esserci stata quando la mia migliore amica aveva bisogno di me" disse fra le lacrime. Alexis la abbracciò. "Ci sei sempre stata, non farti complessi che non servono" le disse accarezzandole i capelli. In breve, Alexis le raccontò tutta la storia, mentre Greta la ascoltava pazientemente, asciugandole le lacrime.

"E così, stai piangendo solo per aver baciato Alessandro?" le chiese Greta incerta. Alexis sbuffò, si accese una sigaretta e ne porse una all'amica, che l'accettò ben volentieri. "Non è questo il punto Gre!" le urlò "E quale sarebbe il punto?" disse l'amica cantilenando. Alexis si passò una mano fra i capelli, poi si portò la sigaretta alla bocca. "Il punto è che avevo detto -involontariamente- a Giovanni che mi piaceva e poi suo fratello mi ha beccato a baciare un altro!" disse Alexis gesticolando. Greta si strinse nelle spalle, poi storse il naso. "Scusa Lexie, ma se non stavi con Giovanni, chi era il ragazzo che è uscito dalla stanza qualche ora fa?" disse Greta incerta. Alexis fece mente locale e si ricordò l'avvenimento con Andrea. "Era suo fratello, Andrea" disse con convinzione. Greta si alzò di scatto "E cosa ci faceva Andrea in camera nostra, Lexie?" chiese Greta, che oramai aveva fatto due più due. Alexis si alzò "Mi ha chiesto di andare a prendere un caffè". In quel preciso istante Greta scoppiò in una grassa risata. "E' semplice! Tu hai accettato il suo invito semplicemente per gentilezza, e così lui si è illuso. Perché gli piaci e avendo avuto un esito positivo, credeva che la cosa fosse reciproca, quando tu per lui provi solo una forte amicizia perché ti ricorda Skyler, no?" disse l'amica sedendosi. Alexis annuì. 

Andrea era seduto per terra mentre si teneva le mani. Aver dato ad Alexis della troia era stato uno sbaglio enorme. Ma si era sentito preso in giro. Si era sentito abbandonato. Si stringeva le gambe con le braccia e si dondolava leggermente, sentii dei passi dietro le sue spalle e si girò. Alexis era in piedi dietro di lui, le braccia lungo i fianchi, gli occhi arrossati, le labbra increspate in una leggera smorfia. Un'altra ragazza dietro di lei. Si è portata i rinforzi pensò Andrea mentre si alzava. Alexis lo guardò fisso poi si avvicinò. "Prova a chiamarmi troia un'altra volta e ti prendo a calci su per il culo." disse schietta. Andrea la fissò "Perché, non lo sei?" disse del tutto apatico. Alexis gli si avvicinò ancora. "Il fatto che io ti piaccia non ti da nessun diritto di chiamarmi troia. Soprattutto se non ho fatto nulla, dato che non ti ho mai detto che la cosa era reciproca." Lo guardò, incrociando le braccia. In quel preciso istante il cuore di Andrea si sgretolò in mille pezzettini. "M-Ma hai accettato il mio invito!" urlò il ragazzo. Alexis lo guardò ancora più seria "L'ho accettato perché per me sei un buon amico, perché sapevi come mi ero sentita nel perdere mia sorella. Perché mi capivi. Il bacio che ho dato a quel ragazzo è stato uno sbaglio puro. Ma a me interessa ancora Giovanni." disse Alexis. Andrea si portò la mano al petto. "Sono stato uno stupido." disse prendendosi la testa fra le mani "Ho detto a Giovanni che tu non eri interessata a lui perché mi avevi detto che eravate troppo diversi." continuò il ragazzo.

Alexis sentì una morsa allo stomaco. Corse via da Andrea lasciandolo con Greta. Corse verso la camera di Giovanni. Quando arrivò alcune persone erano riversate nel corridoio e si lanciavano sguardi incerti. Alexis bussò alla porta e gli aprì Christian. La guardò per un istante, poi annuì e la fece entrare. Giovanni era in un angolo, la testa poggiata sulle ginocchia. Christian uscì dalla stanza per lasciarli da soli. E quando Giovanni alzò il volto Alexis rimase traumatizzata. "C-Cosa ti è successo all'occhio?" gli chiese. Giovanni sorrise di sbieco. "Ecco qual'è la punizione quando cerchi di tenere lontano tuo fratello dalla ragazza che ti piace, ma alla quale, tu non piaci." disse. Alexis si accasciò per terra "Giò, tuo fratello ha capito male. Ho solo detto che eravamo diversi. Niente di più. Ma non ho mai fatto intendere a tuo fratello che tu non mi piacevi!" urlò la ragazza. Giovanni alzò lo sguardo verso di lei, uno sguardo pieno di rancore misto a speranza. 

Giovanni vide Alexis avvicinarsi e accucciarsi accanto a lui. "Non posso mentirti. Tu mi piaci davvero. Per questo te lo dico. Ho baciato un mio compagno di classe al quale piaccio da un sacco di tempo. Ma non ho provato nulla. Anzi, ho immaginato te." disse la ragazza. Il cuore di Giovanni si sciolse. La abbracciò e la tenne stretta a sè. "Non andare via." le sussurrò. Alexis aveva ormai il volto pieno di lacrime. "Non lo farò." asserì. Giovanni la guardò dritto negli occhi, poi avvicinò il volto al suo, così tanto da far incontrare i loro nasi. Giovanni la accarezzò lentamente, ed in quel momento Alexis spinse le labbra sulle sue. 

Un amore a Valencia. [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora