Capitolo 1

7 1 0
                                    

Il mio banco è stato un vero colpo di fortuna. Sono posizionata in ultima fila davanti alla finestra. Il mio vicino di banco, Cristiano, è partito per l'Irlanda due mesi fa. Da allora il suo posto è diventato l'appoggia giacche della classe. è l'unico momento in cui si avvicinano a me quello delle giacche. La mattina le scaraventano giusto per non passare troppo tempo in mia presenza ma all'ultima ora devono avvicinarsi per prenderle. Una volta un mezzo sorriso me lo regalavano, adesso nemmeno quello. Sapete, io chiamo questa zona grigia. Neanche i professori si avvicinano più a me, come se fossi radiattiva. Un eccellente repellente di persone. Cosa devo farci, evidentemente non sono in grado di fare amicizia. Mi chiamo Tea, solo Tea. Il cognome non è importante. Vivo quì da quando sono piccola e tutti mi conoscono, e tutti mi odiano infatti avendo gli occhi di ghiaccio appaio sempre fredda e apatica ma in realtà un cuore ce l'ho anche io. Frequento il liceo classico e sto a scuola fino alle cinque, otto ore passate nella zona grigia non sono poi tanto male in realtà. Ho letto molto, ho imparato a memoria e dato un nome alle varie scheggie del muro, mi sono dedicata agli origami ed ho osservato tutto. Patrizia, la secchiona della classe, soffre. Nessuno se ne è accorto ma io lo vedo e vorrei abbracciarla. Ha un lago di dolore dentro, basta vedere il riflesso negli occhi.
A volte vorrei essere una persona socievole come Benedetta. Lei sta simpatica a tutti. è apprezzata e amata. I miei vorrebbero tanto che io fossi così.
Il prato della scuola lo condividiamo con quelli dello scientifico. I miei compagni  questo non lo sopportano, dicono che sono snob e asociali. Gianmarco Righetti, il più figo della classe una volta fece a botte con uno di loro. Il preside lo sospese e a scuola si respirava un' aria più tranquilla. La finestra della mia scuola è rivolta sopra questo campo e spesso è possibile sentire il giardiniere che taglia l'erbetta fresca, i ragazzi che si allenano a calcio e gli allenatori che guaiscono come Mammut. Ho sempre trovato questa metafora molto divertente. Quello che é divertente per me però non lo é per gli altri. Io non troverei divertente una persona che prende in giro un 'altra come fa Benedetta. Octavia e Jessica, le sue amiche, la acclamano e la incitano a continuare e io non posso far altro che starmene zitta perchè non riesco proprio a controbattere.
Poco tempo fa mi é successa una cosa strana, me ne stavo seduta sul prato da sola mentre Jacopo Catto, considerato il più figo dello scientifico, si allenava a calcio. Il campo era vuoto ma lui solo bastava per rendere quel luogo uno stadio pieno di  persone. La sua adrenalina aveva quasi contagiato anche me. Venivo considerata senza emozioni, se mi fossi messa a saltare e a correre con lui probabilmente si sarebbe spaventato. Ma non successe questo. All'improvviso la palla mi raggiunse. Come sempre attuai la solita procedura di emergenza: testa sui libri, nessun contatto visivo e aspetta che passi. Ma erano giá trascorsi alcuni secondi e Jacopo non era accorso a prendere il pallone. Così alzai il capo e lo vidi. Era affaticato e aveva entrambe le mani appoggiate sul petto. Allora accorsi in suo aiuto ma quando arrivai si era già ripreso. Non l'aveva visto nessuno. Chiesi a Jacopo come stesse e lui corse via lasciandomi da sola in mezzo a quel vasto spazio di erba.
Chissà cosa gli era successo. Un po' mi sono spaventata e riuscivo a percepire il suo cuore battere ad un ritmo irregolare ma comunque non ho indagato oltre. Io non c'entro nulla con quel ragazzo. Jacopo lo conosce bene il gruppetto di Benedetta. Di solito lei va al mare con lui d'estate ma con me non c'entra nulla, non credo nemmeno sappia come mi chiamo. Ormai mi sono rassegnata, io per la mia strada da sola e gli altri insieme, il mio è un cammino solitario

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: May 22, 2018 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

FIORE DI CILIEGIODove le storie prendono vita. Scoprilo ora