Ayor

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Park Jimin era un ragazzo di vent'anni come tanti altri.

Aveva grandi occhi con cui scrutava sempre quello che lo circondava,riusciva a notare anche i piccoli fiorellini bianco candido che crescevano tra le erbacce negli angoli tra la strada e il muro,quelli di cui nessuno se non i cani che decidono di liberarsi dei loro bisogni si accorge.

Un naso grazioso,che su qualsiasi altro viso sarebbe sembrato femminile,ma a lui donava e labbra carnose e rosee di cui però non si curava, finendo sempre per ritrovarsi con delle screpolature al centro del labbro inferiore che ogni volta che entravano in contatto con determinati tipi di cibi lo facevano fremere di dolore.

E quel giorno, stava per cambiare vita,stava andando in una nuova casa per poter stare più vicino all'università che di lì a poco avrebbe iniziato a frequentare. Per la prima volta avrebbe vissuto da solo, in una casa anche troppo grande per lui,in una città in cui non conosceva nessuno. Per la prima volta nella sua vita non avrebbe avuto amici con cui frequentare le lezioni o uscire la sera. Da quando era nato non era mai stato solo,era cresciuto tra l'affetto della famiglia e la compagnia dei figli delle amiche della madre prima e i suoi compagni di classe dopo.

Non riusciva a ricordare nemmeno un giorno che non aveva passato in compagnia di qualcun'altro , non sapeva come comportarsi in quelle situazioni solitarie,era a disagio perché in quei momenti si ritrovava faccia a faccia con se stesso e non lo sopportava, non riusciva ad accettarsi ,o meglio aveva paura che trovandosi troppo a suo agio con se stesso gli altri non lo avrebbero accettato.

"Ti chiamerò appena arrivo"
Furono le ultime parole che aveva detto alla madre. Ormai erano passate ore e non aveva più detto niente,si sentì la bocca impastata non appena parlò nuovamente per ringraziare il ragazzo che recuperò le sue valigie dalla stiva.

Si trascinò i bagagli per le strade della piccola città seguendo il gps sul suo telefonino.
Poco prima della strada in cui si trovava la sua nuova casa notò un bar ,l'Ayor,che da quello che gli aveva detto una vecchietta,durante la giornata era un comunissimo locale per famiglie che poi la sera sfruttava l'ampio spazio all'interno rendendolo qualcosa di diverso.Decise che ci sarebbe tornato la sera stessa.

Continuò per la sua strada calciando sassolini e tappi di bottiglia che trovava per la sua via fino a quando finalmente arrivò difronte alla villetta dalle pareti azzurre,sembrava la casa di un puffo,non appena avrebbe avuto i soldi e il tempo decise che l'avrebbe ridipinta,non lo fece mai e si affezionò quasi al colore acceso dell'abitazione.

I pochi mobili che si era portato da casa sarebbero arrivati solamente l'indomani,nel frattempo la casa era vuota.
Non appena aperta la porta ci si immerge nella cucina openspace ,vi ci immagino già un divano con tavolino e tv dove avrebbe potuto passare del tempo con i suoi amici o magari qualcuno di più di un amico,provò ad immaginare al tipo di amici che si sarebbe potuto fare in questo nuovo atto della sua vita,ma non riuscì a vedere niente.

Posò i suoi averi nella camera da letto più grande e tirò fuori un asciugamano ed un cambio di vestiti e li portò nel bagno.

Prima di andarsi a lavare chiamò la madre per farle sapere che stava bene. La donna aveva la voce chiaramente preoccupata per suo figlio ma era allo stesso tempo felice perché lui avrebbe potuto realizzare i suoi sogni e frequentare la scuola che voleva,lo salutò facendosi promettere di ricevere aggiornamenti ogni volta che poteva per poi andare a letto.

Jimin controllò l'orologio che aveva al polso,nonostante avesse il telefono in mano,un abitudine che aveva iniziato ad avere solo negli ultimi mesi. Erano le 21:30 e non aveva ancora cenato.

Si fece una doccia veloce e cambio i pantaloni della tuta grigia con cui era partito con dei jeans neri attillati e la t-shirt dell hard rock con una camicia bianca con il colletto alla coreana ,mise le stesse vans nere con cui era arrivato ed uscì di casa.

Bad|Yoonmin|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora