Mi sveglio alle sette in punto a causa di una sveglia che non la finisce di suonare. La prendo e la butto a terra, Gion non si dispererà per questo.
Mi alzo dal letto mettendo delle pantofole bianche.
Scendo e trovo Gion fare colazione con un caffe in cucina.
"Buongiorno" dice lui
"Giorno" rispondo
"Oggi inizi la scuola"
"Di già?"
"Si, ne abbiamo parlato ieri, non ricordi?"
Cerco nella mia mente il ricordo della serata di ieri sera, ah ecco!
"Si"
"Ecco, avrai anche un compagno della nostra agenzia che ti aiuterà ad infiltrarti nel loro giro, tra cui il figlio del contabile, Liam Payne."
"E come dovrei essere legato a questo 'compagno'?"
"Fingerai di essere sua cugina"
"Va bene"
"Adesso fai colazione e vatti a cambiare, alle otto ti viene a prendere tuo 'cugino' "
------------- *Alle 08:00*
"Allora, saltiamo i convenevoli" Aspetta un mio cenno del capo, che non tarda ad arrivare
"Parla"
"Mio 'padre' si chiama Jack e mia 'madre' Sally, siamo imparentati perché Sally e Kensi, l'agente che è venuta da te ieri sera, sono sorelle. Capito?" Annuisco col capo soffermando il mio pensiero su Kensi
"Di preciso, cosa sai di me?"
"Tutto" Spalancai le palpebre
"Tu-Tutto?"
"Dal giorno che sei nata, 2 Marzo a quando i tuoi si sono separati fino a quando sei andata all'orfanotofio, fino ad ora" Mi rattristai al pensiero dei miei genitori ormai divisi
"So anche della trattativa con Gion, aveva una micro spia attaccata alla giacca, sei stata grande" disse lui facendomi ridere.
Il resto del viaggio passo in silenzio, nessuno dei due aveva voglia di parlare con l'altro, assomiglia a me, non gliene frega niente di essere cordiale o di altre stronzate simili.
"Ricordati: non ti fidare di nessuno in questa scuola, nessuno" Calca l'ultima parola, mentre scendiamo.
"Vai in segreteria e chiedi l'orario delle lezioni" Mi avviai verso la direzione che mi aveva indicato...
"Ehi, come ti chiami?" Urlo da lontano
"Zayn, Zayn Malik" Alzo il pollice in sù come risposta e vado verso la segreteria.
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Perfetto, prima ora, Inglese, me la cavo abbastanza per la sintassi
Busso alla porta
"Avanti" Sento dire da dietro la porta.
"Lei è la nuova alunna?" No, guarda. Sono un ornitorinco che è venuto a scuola per imparare a comunicare visto che non so fare un cazzo.
Credo che mi debba giocare la carta della gentilezza qui a scuola, almeno per ora"
"Si" rispondo
"Come si chiama?"
"Elisa Berry"
"Bena, si sieda vicino a Britney S. Pears" dice la donna sulla sessantina d'anni con i capelli grigi e gli occhiali. La ragazza si alza e mi avvicino a lei.
Ragazza bionda, occhi azzurri con gli occhiali, mi sembra in gran forma.
Mi siedo posando lo zaino dietro di me
"Elisa" mi presento anche se l' ha appena fatto la professoressa
"Britney" dice chiudendo lì la conversazione. Lei è molto attenta alla lezione mentre scrive qualcosa sul blocchetto davanti a lei.
Anche lei mi sembra abbastanza simpatica, non parla molto, ed è questo che mi piace delle persone.
La lezione passa velocemente e suona la campanella.
"Buona giornata a tutti" parla la professoressa, ma nessuno l'ascolta perché troppo impegnati ad uscire dalla classe il prima possibile. Io invece vado con tutta calma.
"E lei signorina Berry, non corre via come gli altri?" mi chiede l'insegnante
"No, mi piace fare le cose con tutta calma"
"Arrivederci" dico uscendo
Finalmente ho del tempo per andare al mio armadietto per posare tutti i libri che avevo a casa, qui dentro. Provo ad aprirlo, è bloccato
"Cazzo" sussurro a me stessa
"Aspetta" Si avvicina a me una ragazza che riesce ad aprirmi l'armadietto, è Britney
La ringrazio e andiamo insieme negli spogliatoi di ginnastica per cambiarci e andare a fare educazione fisica.
Arriviamo e cerco il numero dell'armadietto che sta scritto sul foglio che mi hanno dato in segreteria insieme all'orario
Finalmente lo trovo in un angolino sperduto dello sogliatoio e lo apro.
Credevo di non trovarci nulla invece trovo dei vestiti sportivi con le rispettive scarpe con attaccato un foglietto
"Spero che ti piacciano, Kensi"
Visto che sono in anticipo ci siamo solo io e Britney negli spogliatoi, così inizio a cambiarmi. Mentre mi sto pettinando per farmi la coda di cavallo entrano altre ragazze che iniziano a cambiarsi anche loro. Appena siamo tutte pronte suona la campana che ci ricorda che dobbiamo andarci a riscaldarci.
Entriamo in palestra e il coach inizia a farci fare un paio di giri di corsa. Poi un pò di stretching per il corpo e poi il coach, si fa portare da un alunno una cavallina per esercitarci con i salti.
E così l'ora passa tra salti e altri esercizi.
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E' l'ora di pranzo e tutti gli alunni, compresa io, andiamo alla mensa. Visto che non sapevo dove si trovava, ho semplicemento seguito la massa. Appeno entro dalle grandi porte, con il mio sguardo, cerco Zayn e lo trovo che mi fa cenno di andarmi a sedere vicino a lui.
Mentre vado vedo delle ragazze che mi rivolgono uno sguardo torvo.
"Ma che hanno quelle?" sussurro a Zayn
"Vorrebbero stare al tuo posto"
"Non credo che gli conviene"
Adesso che alzo lo sguardo noto tre ragazzi, entrambi che stanno pomiciando con delle ragazze che praticamente stanno spalmati su di loro.
Mi volto e trovo un ragazzo intento a parlare con Zayn, credo di ragazze e non mi conviene ascoltare. Mi soffermo a guardare un ragazzo con i capelli ricci, uno di quelli che sta pomiciando con una delle tre ragazze. Di profilo mi sembra di averlo già visto ma, visto che ho una gran memoria di merda, non ricordo chi sia.
Una mano viene sventolata davanti alla mia faccia la uale si concentra sul proprietario della mano, Zayn
"Allora me la vuoi presentare Zayn?" dice il ragazzo che stava parlando con lui, adesso che lo guardo meglio, ha i capelli castani alzati in un ciuffo verso l'alto e gli occhi castani.
"Lei è Elisa Berry, mia cugina fa il quarto anno si è appena trasferita" dice mio 'cugino'
"Elisa lui è Liam Payne, il mio compagno di classe"
"Piacere" Porgo la mano
"Piacere tutto mio" Lui me la stringe orgoglioso
"Vieni dall'italia?"
"Si, come l'hai capito, dall'accento?"
"No, dal nome"
