Verso l'Eden

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VERSO L'EDEN (1)

" Ci sono dolori nascosti dentro di noi , quelli che nessuno conosce , quelli che nessuno vede o sente , ci sono ferite nelle nostre anime che ci mettono all'angolo . Ci sono momenti in cui hai voglia di gridare il tuo dolore e la tua rabbia ...ma proprio in mezzo a questa rabbia e questo dolore che nasce la forza ...la forza di ricominciare , di non arrendersi , trovi il coraggio di batterti e di rialzarti e di rimettere insieme tutti i pezzi della tua vita e rinascere più forte e invincibile "

J.M.

Credete alle fiabe? Io personalmente , no..proprio no, secondo me sono tutte un mare di cazzate, un oceano infinito di menzogne. Sono storie raccontate per la gioia di bambine, tante bambine ..che poi , quando raggiungono una certa età ,capiscono : capiscono che la vita è una sola e sicuramente non va sprecata aspettando l'arrivo tanto atteso del principe azzurro, si dai..quello dagli occhi azzurri e i folti capelli biondi. Non esiste alcun principe azzurro e , come avrete notato voi stesse , non esiste alcuna Cenerentola, o meglio : si esiste, ma rimane allo stadio iniziale ; povera, incompresa, mal giudicata e soprattutto ..penso che sia la cosa più dolorosa , non viene degnata di uno sguardo ..e non viene ascoltata ..nessuno la ascolta ...perché dovrebbe ascoltarla il cosiddetto 'principe azzurro?' Nah...basta con le favole , basta con le cazzate.

Questo non posso dirlo di lei...non posso dirlo di Jennifer..no, non di lei..

L'estate era oramai al culmine : il grano brillava come oro nei campi , l'avena era verde e il fieno era ammucchiato in scintillanti covoni . Jennifer passeggiava tranquilla nel bosco, il quale sorgeva proprio oltre quei campi incontaminati..

Quella era davvero una bella giornata, sapete quelle dal cielo azzurro, un azzurro chiaro con qualche chiazza bianca qua e là, fortunatamente per lei , quella mattinata di settembre era fresca,il venticello che tirava era proprio la dose giusta di zucchero in una torta , era la dose giusta di pepe sulla bistecca ..l'atmosfera era semplicemente paradisiaca. Gli alberi cominciavano già ad imbrunirsi , le foglie prendevano un colorito magnifico, dal giallo fino a sfumarsi con il rosso ...

Amava passeggiare , soprattutto la mattina , dato che lei odiava la confusione , la disgustava passare sotto gli sguardi pretenziosi e accusatori delle persone , la facevano sentire insicura e talmente debole..

Ehi,ma non è così che Cenerentola , la bella bionda , è partita..dalla insicurezza , dalla timidezza .

La timidezza era un handicap per lei , penso che lo sia per tutte le ragazze..io lo sono , per esempio , ma questa è un'altra storia..

Ritornando a lei ..

tum.Tum.TUM. Questo rumore sempre più forte , sempre di più ..ehi ma questi non sono passi? Pensò ..ma strano , dato che era mattina presta e la sua piccola cittadina sicuramente non era conosciuta per l'essere mattiniera , anzi..

Non fece in tempo a girarsi che un uomo la sorpassò, stava correndo ..ed era ...mio Dio , era bello , troppo bello.

Chi sei ? Penso nuovamente.

Come se l'avesse letta nel pensiero , lui si girò( sempre correndo ) e la guardò con aria divertita . <<sono Richard>> e se ne andò , correndo veloce come il vento..una saetta.

Divenne rossa in faccia..la sua domanda , che lei pensava inespressa , era stata formulata ad alta voce eccome..e lui le aveva persino risposto..'ma dai Jennifer' disse la sua vicina interiore .

Si erano già fatte le 8 am ( era fuori dalle 6 am) e lei era affamata a dir poco. Pensò ,spostando in un angolo remoto del cervello quell'incontro inaspettato , di andare a fare una visitina a Jack, un vecchio amico di data che lavorava proprio in un caffè-pasticceria.

Mhhh...era davvero deliziosa quella piccola bottega .

Quando finalmente , dopo una rilassante camminata arrivò in quella fantastica botteghina salutò il suo caro amico e poi ordinò un succo alla pesca e degli sfiziosi pasticcini alla crema , per l'esattezza quattro ...beh lei , che dire quando di trattava di dolci ...era ...un piccolo maialino..

Prese posto su un tavolo per due ed incominciò a leggere 'I fiori del male ' Charles Dickens , questa era la terza volta ..ma non si stancava mai di quel libro ..di come tutti gli altri , aveva una passione quasi innaturale per questo autore francese ..

E proprio quando aveva incominciato ad isolarsi da tutto e tutti..ed immedesimarsi nei panni dei personaggi...

<<è libero ? >> chiese ...o mamma , pensò..quella voce l'aveva già sentita , sentita eccome proprio un oretta prima , nel bosco . Alzo di scatto la testa e trovò quella chioma di capelli ricci , sposto leggermente lo sguardo un po' più giù e trovò quegli occhi , quegli occhi semplicemente unici ed inimitabili ..così belli..così verdi ..

<<posso ?>> chiese sorridendo

Cavolo che imbarazzo , con le guance ancora rossastre annuì con la testa , acconsentendo alla domanda .

<<grazie ..>> <<Jennifer>> <<grazie Jennifer>> disse con la sua voce roca , roca da far venire i brividi ..

Quella mattina non la passò a leggere Dickens ma bensì a spiare di sottecchi quel gran fusto seduto davanti..

.....

Holly.

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