Mi sono trasferita da poco, frequento il liceo delle scienze umane e spero tanto di farmi dei nuovi amici.
Sono intenta nel leggere il mio nuovo libro quando sento il suono della campanella che mi distrae ricordandomi che inizia la lezione. La professoressa Brown ci saluta e ci annuncia che oggi parleremo della psiche.
Sto seguendo con attenzione la spiegazione della professoressa quando sento una voce maschile che mi chiede <Scusa, posso sedermi vicino a te?> mi guardo attorno e mi accorgo che il posto accanto al mio è l'unico libero, <Certo, siediti pure> rispondo gentilmente. Dopo che si è sistemato mi accorgo che mi porge delicatamente la mano <Piacere, Romeo, ma preferisco Rommi> mi sorride imbarazzato <Ciao, io sono Anita> gli dico con un sorriso compiaciuto. Rimango colpita dai suoi occhi, sono grandi, verdi, circondati da folte ciglia nere. Ha i capelli castani e mi accorgo che ha un piccolo ciuffo più chiaro. Mi rendo conto che è proprio un bel ragazzo e spero che sia anche simpatico. Passo il resto della lezione a fantasticare sul fatto per cui Romeo, o meglio, Rommi, abbia deciso di seguire questo corso. Apparentemente non mi sembra proprio il tipo da psicologia, mi sembra uno di quei ragazzi di cui tutte le ragazze sono innamorate ma lui non ne considera nemmeno una. Me lo immagino come "il figo della situazione".
Appena esco dalla classe vedo Romeo che mi viene incontro <Hey, ciao, scusa, sai se c'è un bar nelle vicinanze???> mi domanda un po' imbarazzato. <Ciao! In realtà sono nuova di qua, ma penso di ricordarmi che vicino alla scuola ce ne sia uno> rispondo. Lo vedo un po' sorpreso, ma allo stesso tempo mi sembra più rilassato. <Senti, ti va di andarci insieme?> mi domanda. Rimango un attimo stupita, è la prima persona che tenta di fare amicizia con me da quando sono qua, non so bene se essere preoccupata o meno. Mi limito ad annuire porgendogli un piccolo sorriso di ringraziamento.
Ci incominciamo ad incamminare verso il bar.
<Hai detto di essere nuova, giusto?>
<Si>
<Anche io sono nuovo. Sono arrivato qua una settimana fa e, sinceramente, non mi piace molto questa città> appena me lo dice rimango ferma, come se non ci stessi credendo, sono sollevata al pensiero di non essere l'unica nuova. In effetti potevo arrivarci a capire che Romeo non era di città quando mi ha chiesto dov'era il bar.
Continuiamo a camminare discutendo di quanto sia difficile orientarsi in questa cittadina, secondo lui è perché gli alberi sono tutti uguali, per me è perché il senso dell'orientamento non è mai stato il mio forte.
Dopo aver mangiato, io una focaccia e Rommi un trancio di pizza, ci dirigiamo verso i parcheggi perché vuole mostrarmi la sua nuova macchina. Ammetto di non essere mai stata un'intenditrice di auto, però la sua mi sembra davvero bella, è un Audi nera con i sedili grigi in pelle, mi piace tantissimo.
<Allora? Ti piace?> mi domanda Rommi con un ghigno <La adoro!> esclamo.
<Quindi ti lasceresti accompagnare a casa da me è questa bellissima auto??> <Ma certamente signorino Romeo> gli rispondo fiera.
Appena arrivati davanti a casa mia lo ringrazio per il passaggio, prendo il mio zaino e chiudo delicatamente la portiera dell'auto. Mi dirigo verso la porta di casa mia quando lo sento urlare il mio nome. Mi giro di colpo e vedo che ha abbassato il finestrino, lo guardo incuriosita e lui urla di nuovo <Non mi hai ancora detto come ti chiami di cognome!> lo guardo un po' confusa ma decido di rispondergli senza fare domande <Diavoli, Anita Diavoli!> gli urlo da lontano. Lui fa un piccolo cenno con la mano e poi se ne va.
Saluto velocemente mia madre e la mia sorellina Cate che oggi anche lei mi sembra particolarmente felice, dopo di che mi incammino nella mia stanza. Apro il diario e leggo che domani ho la verifica di letteratura. Ebbene si, vado a scuola da mala pena una settimana e ho già una verifica! Mi affretto a prendere il libro dalla cartella, mi siedo sul letto e comincio a studiare.
Dopo circa due ore una notifica dal mio cellulare mi distrae dal mio studio intenso, decido di fare una pausa è vedere chi è.
NOTIFICA:
instagram: Montanari Romeo ha chiesto di seguirti.
La apro immediatamente, è accetto subito la richiesta. Sono curiosa di ciò che Romeo potrebbe postare su un social, quindi inizio a guardare le sue foto. Ci sono parecchie foto al mare con degli altri ragazzi, probabilmente sono gli amici che aveva prima di trasferirsi qui. Scorro un po' quando vedo una foto di lui che gioca a basket. È una bellissima foto, e senza neanche accorgermene gli metto like, non mi aveva ancora parlato della sua passione per il basket, ma sono quasi certa che domani ne aprirò una conversazione con lui.Guardo l'ora e mi accorgo che è ora di cena, vado in cucina, mi preparo un panino e torno in camera. Devo ancora studiare diverse pagine per la verifica di domani, ciò significa che sarà una lunga serata.