capitolo 11

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                                                                                          04/02/16

"Ora mi vorresti spiegare cosa ti è preso l'altra sera?" Chiesi avvicinandomi a lui con una tazza di camomilla fumante. Erano passati due giorni da quando si erano picchiati, ma Jake non voleva spiegarmi perchè si era comportato in quel modo.

"Te l'ho detto. Ha parlato di Jessica" sospirai

"Ho capito. Ma io voglio sapere i dettagli. Comunque capisco che è un tasto ancora dolente ma non puoi rimanere così per sempre. Non puoi fare una scenata Non appena qualcuno dice il suo nome. Devi voltare pagina, ormai è passato un anno. Non dico di dimenticarla, perchè è impossibile, ma prova a passarci sopra."
Lui prese la tazza che gli stavo porgendo e soffiandoci sopra sospirò.

"Ale Non posso voltare pagina, io la amo."

"Puoi voltare pagina invece. Sarà difficile, si, ma ci riuscirai."  Dissi marcando la parola "puoi".

Lui sospirò dinuovo ed, alzandosi dal divano, andò in camera sua. Rimasi a fissare un punto impreciso persa tra i miei pensieri.

Il suono del campanello mi tolse dai miei pensieri e subito andai ad aprire.
Trovai poggiato per terra una scatola con un bigliettino.
Li presi ed entrai dentro, chiusi la porta ed andai a sedermi sul divano.

Preso il bigliettino e posso la scatola sul tavolino in vetro. Lo aprii e lessi il contenuto. "Pensa a quello che fai. Oggi biglietto, domani fuoco." Posai il bigliettino sul tavolino e presi la scatola spaventata e confusa.
La aprii e al suo interno ci trovai una bomba giocattolo e dei fiammiferi. Lo lancia letteralmente da qualche parte della stanza e andai in camera mia a cercare il mio telefono.

Lo presi e digitai il numero di Lucy.

"Lucy sei con Cece?" Chiesi ancora spaventata

"No perchè? Perchè hai la voce come se sei terrorizzata?" 

"Puoi venire da me? Chiama anche Cece" deglutii e continuai
"Ora però" dissi con un filo di voce. Attaccai e andai dinuovo nel soggiorno per prendere quella scatola.

Sentii dinuovo il campanello e, prima di aprire, guardai dallo spioncino, dopo essermi accertata che fossero le mie migliori amiche aprii.

"Che è successo? Sembra che hai visto un fantasma" mi disse Cece entrando seguita a ruota dall'altra.

"Mi hanno lasciato questi fuori dalla porta circa venti minuti fa" dissi porgendole la scatola e il bigliettino. Lessero il bigliettino e mi guardarono confusa, poi guardarono all'interno della scatola e mi guardarono ancora più confuse.

"Non so chi li ha poggiati fuori dalla porta" dissi sedendomi sul divano

"Credi che possa essere quello che ti ha inviato il messaggio?"

"Si, ci ho pensato"

"Secondo me dovresti denunciarlo" mi disse Cece

"Si è cosa dovrebbe dire? 'Senta una persona a me sconosciuta mi sta mandando dei bigliettini e dei messaggi'"disse Lucy facendo una vicina stridula.

"Ragazze potete rimanere a dormire qui? Così mi fate compagnia" chiesi

"Certo, ma ora dove le metti queste cose?" Mi chiese Lucy prendendole

"Dietro al dipinto che ho appeso sul muro" dissi andando nella mia camera

"Quello della donna con un vestito nero?" Annuii e entrando in camera poggiai i 'regalini' sopra il letto ed andai a togliere il dipinto dalla parete per poi aprire una sottospecie di cassaforte che si trovata nel muro e ce lo misi dentro. Rimisi a posto il dipinto ed inizia a prendere le cose che si sarebbero dovute mettere le mie amiche per dormire.

"Buonanotte" dissi mettendomi sotto le coperte mentre loro si stavano ancora vestendo.

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"Ehiii" sentii qualcuno sussurrare dolcemente ed accarezzarmi, poi sentii dei baci dolci e caldi partire dalla mascella fino alle labbra e schioccarmi un bacio sulle labbra. Apprii gli occhi e un sorriso a 32 denti mi comparve sulla faccia.

"Buongiorno" disse quel ragazzo così dolce e allo stesso tempo così stronzo.

"Buongiorno" dissi sbadigliando e mettendomi una mano sulla bocca.

"Dormito bene?" Mi chiese mettendosi meglio al mio fianco

"Benissimo. Ma Lucy e Cece?"  Chiesi guardandomi intorno

"Lucy mi ha detto che andava a correre e Cece è li" mi indicò l'altra parte del letto, ma non la vidi. Assunsi un'espressione confusa e prima di aprire bocca lui mi disse, trattenendo una risata:

"Guarda ai piedi del letto"
Mi sporsi fuori dal letto e la vidi con le braccia e le gambe spalancate e la bocca che aveva la forma di una 'O' . Risi e mi accoccolai vicino a Mike.

"Non mi hai ancora dato il bacio del buongiorno" mi disse sussurrando.
Mi prese le mani a coppa e mi avvicinai a lui sorridendo e gli baciai quel sorriso adorabile.

"Da quanto tempo sei  qui?" Gli chiesi alzandomi e dirigendomi verso la cucina.

"Da una mezz'oretta"

"Ma potevi svegliarmi" dissi assumendo un'espressione strana.

"Fidati ci ho provato" presi il telefono e accendola vidi tre messaggi, tutti e tre da Mio fratello.

Da Jake:
Mi raccomando fai la brava con Mike

Da Jake:
I PRESERVATIVIII

Da Jake:
Se lui non li ha prendili dalla mia Camera. Stanno nel cassetto del comodino. Sotto le mutande.

Risi e passai il telefono a Mike che anche lui rise. Lo ripresi e mi accorsi dell'ora: le 7;25.

"COOOOOOSAAAAA?" Urlai

"COME TI SEI PERMESSO DI SVEGLIARMI ALLE SETTE E MEZZA?" Continuai sempre urlando.

"Dai  ne è valsa la pena" disse lui avvicinandosi.
Mi accoccolai nelle sue braccia e sospirai.

"Cado ai tuoi piedi troppo facilmente"

"Già" disse divertito. Mi portò con se sul divano e mi fece stendere accanto di lui.

"Cosa hanno pensato di me i tuoi genitori?" Chiesi guardandolo negli occhi.

"Mia sorella e mia madre ti adorano, anche Mio padre però lui è più calmo e non fa vedere che gli piaci."

"Mettiamo un po' di musica?" Chiesi prendendo il telefono. Lui annuì, aprii l'app di spotify e misi la riproduzione casuale.

Si girò ancora di più verso di me e mi mise un braccio sulla vita abbracciandomi, mi strinse a sè e io iniziai ad accarezzargli i capelli.

"Rimani qui a pranzo?" Gli chiesi mentre mi dava qualche bacio sulla clavicola scoperta dal pigiama che era sceso sulla spalla.

"Come vuoi" rispose riprendendo a darmi dei dolci baci.

Passammo qualche ora sul divano a coccolarci e a farci grattini fin quando non vidi che si era addormentato sul mio petto, continuai ad accarezzargli i capelli e gli diedi qualche bacio sulla guancia. Non avendo niente da fare presi le cuffie e il telefono che si trovavano sul tavolino dietro di me e me le misi nelle orecchie inziando a vedere Pretty Little Liars su Netflix.

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