Capitolo 2 - Arrivo a Seoul

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Dopo un paio d'ore di viaggio la famiglia arrivò al Gimhae International Airport.

Non avevo mai preso l'aereo in vita mia e questa sarebbe stata la prima volta. Mi sa che avevo un po' paura.. Avrei preferito decisamente preferito restare coi piedi per terra...

" JIMINIE! Smettila con quello sguardo da ebete e svegliati! Vieni subito qui che dobbiamo fare il check-in! " disse la madre vedendo il ragazzo perso nei suoi pensieri.

" Si scusa mamma arrivo subito.. " rispose il ragazzo scuotendo leggermente la testa e scompigliandosi i capelli.

Eseguito il check-in la famiglia si avviò verso le porte di imbarco per poi trovarsi di fronte all'aereo che li avrebbe portati verso una nuova vita.

Ormai era giunto il momento

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Ormai era giunto il momento.

La famiglia salì sull'aereo e si sedette ai posti assegnatogli sul biglietto. Jimin si sedette vicino al finestrino e senza esitare mise le sue cuffiette per ascoltare la sua amata playlist. Iniziò ad osservare dal finestrino l'aereo che pian piano partiva.

Ok. Stava partendo.
Jimin. Calmati. È solo uno stipidissimo aereo che ti porterà in una stupidissima città con delle stupidissime persone. Fai un respiro profondo e...

" Aaah!!! " urlò il ragazzo sentendo l'aereo salire in cielo.

Le persone attorno a lui lo guardarono divertite.
Jimin avrebbe voluto sotterrarsi a causa della figura di merda appena fatta.

" Jiminie tesoro tranquillo. Andrà tutto bene. " disse la madre con voce calma per tranquillizzare il ragazzo,  accarezzandogli intanto la mano.

Il ragazzo mise la sua testa nell'incavo del collo della madre sussurrandogli un grazie all'orecchio.
Jimin osservava il paesaggio che si intravedeva dal finestrino. Un paesaggio magnifico. Il giovane rimase inebriato dalla magia di quella vista. Niente attorno a lui aveva più senso. Si era di nuovo perso nei suoi pensieri.

Che bellissima vista.. Non mi sarei proprio aspettato di vedere un paesaggio così.. Era talmente bello..

La canzone che stava ascoltando (Serendipity) accompagnava perfettamente quella vista

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La canzone che stava ascoltando (Serendipity) accompagnava perfettamente quella vista.

Quanto mi sarebbe piaciuto poter essere fuori da qeull'aereo e poter ballare libero tra le nubi bianche che in quel momento sporcavano con delicatezza il candidò cielo celeste.. Sarebbe stata una sensazione di libertà troppo bella.. Magica..

Dopo ore ed ore di viaggio, l'aereo arrivò a destinazione.
La famiglia Park scese dall'aereo e si diresse al nastro porta-bagagli per recuperare le proprie valige.

" Jimin ecco la tua valigia, prendila. " Disse il padre con voce stanca e assonnata dovuto alle stancanti ore di viaggio.

La famiglia uscì dall'aeroporto e decise di chiamare un taxi per recarsi alla loro nuova casa.
Dopo 5 minuti di attesa il taxi arrivò e la famiglia, dopo aver depositato i bagagli nel cofano, si accomodò nella vettura indicando al tassista dove recarsi.
Jimin si sedette vicino al finestrino ed iniziò ad osservare le luci della bellissima città.

Quante luci.. Una vista bellissima, ma allo stesso tempo inquietante.. Come avrei fatto a passare inosservato con tutte queste luci d'ora in poi..

Il ragazzo mise le sue cuffiette e i suoi bellissimi occhi iniziarono a socchiudersi dalla stanchezza. Poggiò la testa sul finestrino e si addormentò cullato dalle note della sua canzone preferita. (Magic Shop)

 (Magic Shop)

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