Fuck Boy, I Love You //Draco Malfoy

1 settembre

Era il 1 settembre, quando Alyssa Jackson si trovava alla stazione di King's Cross presso il binario 9 3/4 aspettando un treno che l'avrebbe portata ad una scuola di magia di cui era venuta a conoscenza solo due settimane prima.

*Inizio Flashbeck*

Alyssa era coricata sull'enorme letto della sua stanza nella casa di Poseidone, suo padre.
Non faceva altro che pensare all'orribile battaglia di una settimana prima che le aveva portato via l'unica persona che era in grado di renderla felice veramente.
Il volto di Luke Castellan era impresso nella sua mente cosí come nel suo cuore da quando aveva 7 anni.
L'aveva salvata, ma lei non era stata in grado di farlo.
Nel mentre pensava a tutto ció un gufo con una strana lettera le si posó sul davanzale della finestra attirando la sua attenzione.
Pensó immediatamente ad Annabeth, la figlia di Athena. Non era la prima volta che la contattava in questa maniera ma questa volta nel leggere la lettera restó impietrita.

"SCUOLA DI MAGIA E STREGONERIA DI HOGWARTS.
Preside: Albus Silente
(Ordine di Merlino, Prima Classe, Grande Mago, Stregone capo, Supremo pezzo grosso, Confed. Internaz. dei Maghi)

Cara signorina Jackson,

Siamo lieti di informarla che Lei ha diritto a frequentare la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Qui accluso troverá l'elenco di tutti i libri di testo e delle attrezzature necessarie.

L'anno scolastico avrá inizio il 1° settembre. Restiamo in attesa del Suo Gufo entro e non oltre il 31 luglio p.v.

Distinti Saluti

Minerva McGonagall
Vicepreside.
"
*Fine Flashback"

Percy, suo fratello da parte di padre, la guardava preoccupato.
Era uno dei pochi che la conosceva veramente e anche se Alyssa aveva stampato sul volto uno sguardo fiero e non mostrava alcuna paura, lui sapeva in realtá quando lei stesse soffrendo.

In lontanaza i due videro che il treno che avrebbe portato Alyssa verso posti mai raggiunti da altri semidei si stava avvicinando e cosí si abbracciarono.
"Mi mancherai Aly. Ti prego stai attenta" disse il moro.
"Giuro che ti scriveró a te e Sally almeno una volta a settima e non combinare casini a scuola" gli rispose Alyssa alquanto divertita nel ricordare tutti i guai combinati dal fratello.

Dopo essersi salutati Alyssa salí sul treno e girovagó un po' in giro sia per curiositá sia per cercare un vagone vuoto per stare un po' tranquilla.
Notava che le poche persone che incontrava la guardavano come i bambini guardano un giocattolo nuovo e la cosa le dava parecchio fastidio.
Se Clarisse fosse stata con lei avrebbe giá messo a soqquadro l'intero treno e la cosa ad Alyssa l'avrebbe certamente divertita ma lei non era la figlia di Ares, il dio della guerra ma di Poseidone, re dei mari e uno dei tre pezzi grossi e come sua figlia doveva comportarsi in una certa maniera.

Due ragazzi richiamarono la sua attenzione.
"Ehi biondina non ti ho mai visto da queste parti" disse una voce.
Alyssa si giró lentamente osservando la figura che le aveva parlato.
Era un ragazzo alto, snello, biondo e dagli occhi di un azzurro cosí glaciale che avrebbero congelato chiunque.
"Di certo non sono miei problemi se mi hai mai vista o no" rispose per le sue Alyssa giá leggermente innervosita dal sorriso malizioso del ragazzo che le parlava.
"Sono Draco, Draco Maldoy. Frequento la scuola di Hogwarts da quando avevo 11 anni e sono un serpeverde. Non sembri una ragazzina di 11 anni tu" rispose il biondo, che non faceva altro che quadrare la ragazza notanto anche la cicatrice che le solcava la mano sinistra.
"Ne ho 16 e non sono mai stata in questa scuola. Comunque sono Alyssa" disse la ragazza.
"Quella come l'hai fatta?" domandó Draco indicando la cicatrice.
Gli occhi verdi di Alyssa si rabbuiarono e lentamente inizió ad allontanarsi non volendo che i ricordi tornassero a intrufularsi nella sua mente. Ma ormai era troppo tardi.

*Inizio Flashback*

Alyssa aveva 13 anni quando partí per scoprire dove si trovasse Luke nonostante le proteste di Annabeth, Percy, Thalia e Grover.

Lei era ostinasta a sapere cosa ne era di Luke e ci sarebbe riuscita.

Dopo una settimana di viaggio le si paró di fronte una manticora.
Era un mostro dalla testa umana, il corpo di leone e la coda da scopione e per Alyssa era la prima volta che un mostro del genere le si presentava davanti ma non si lasció intimorire.

La bionda sguinó la spada e inizió a combattere contro quell'orribile essere ma per lei era troppo veloce e con un colpo di coda le fece un profondo taglio sulla mano sinistra.

Alyssa in preda al dolore non tanto per la ferita ma per il veleno iniettato nel suo sangue che le faceva bruciare ogni singolo organo del corpo inizió a gridare.

In quel momento svenne con l'unico ricordo che la mattina dopo si sveglió su un letto che non era il suo e a guardarla c'era Luke con una faccia preoccupata e appena notó che la ragazza si era svegliata camminó verso di lei e l'abbracció pregandola di restare con lui.

E Alyssa non poté fare altro che accettare.

*Fine Flashback*

In preda al panicó entró in un vagone qualsisi non prestando attenzione se fosse vuoto o meno.

Dopo aver chiuso la porta alle sue spalle notò tre ragazzi che la guardavono.

"Scusatemi non credevo fosse occupato" disse Alyssa abbassando lo sguardo.
"Resta pure tranquilla. Io sono Harry Potter. Immagino che tu sei la ragazza che inizierá a frequentare questa scuola" disse Harry.
Alyssa alzó lo sguardo verso di lui e sedendosi sul divanetto inizió a scherzare e parlare con i tre apprendendo un po' di cose su di loro.

Harry era conosciuto da tutto il mondo magico per la sua "unione" con Lord Voldermor, o come preferiscono chiamarlo tutti il Signore Oscuro o Colui che Non deve essere Nominato.

Hermione Granger era la secchiona della scuola ed era nata da due genitori mortali e per questo era presa di mira da alcuni ragazzi appartenenti alla casata serpeverde.

Ron Weasley appartenava ad una famiglia di maghi alquanto bizzarra.
Aveva molti fratelli e lui era un combinaguai di prima categoria.

Presto il treno arrivó a destinazione e Alyssa fu meravigliata dalla potenza e grandezza della costruzione che per 9 mesi sarebbe stata la sua casa.