Era una giornata come le altre e, come ogni mattina, Helphany stava andando nella foresta fuori città a esercitarsi. Aveva appena fatto un salto alla piantagione dei Gook, salvando le piantine dalla morte e, come ogni volta, aveva trovato un piccolo fagotto con del cibo, l'unica ricompensa che accettava. Mentre correva nella foresta, Wayily, il suo lupo, cacciava li vicino. Finito di mangiare, si sarebbero ritrovati nella "loro" radura, conosciuta anche come Yeretus Kal, la Dimora della Magia. Nessuno si sarebbe mai sognato di spingersi fin li, non con tutte le maledizioni che si raccontava avesse quel posto. E ciò era un bene per Hel: nessuno l'avrebbe disturbata durante i suoi allenamenti.
Tuttavia non era il solo motivo per cui si recava li: quello era anche il posto in cui aveva scoperto di essere diversa, e non per la sua straordinaria abilità nel combattimento e per il suo rapporto particolare con Wayily. O almeno, non solo per quello. Qui aveva in fatti scoperto di essere una maga della natura. E quale posto migliore di un luogo pieno di magia, evitato dalla gente, per l'allenamento di una giovane maga in erba, se non Yeretus Kal?
Hel tirò fuori il suo "Libro degli Incantesimi", anche se non era proprio un vero libro degli incantesimi, non nel senso che intendiamo noi. Era un piccolo quadernetto sul quale Hel annotava di volta in volta i suoi progressi e le nuove abilità che acquisiva.
"Bene, guardiamo un po' che combiniamo oggi, Way"
Appoggiò il libretto sul prato e il lupo si accovacciò li vicino, attento a ogni movimento di Hel.
Le bastò concentrarsi un attimo per creare un vero e proprio avversario di erba con tanto di bastone come arma.
Hel si tirò giù il cappuccio lasciando i suoi lunghi capelli arancio liberi e fece schioccare la frusta.
Si allenò a lungo, provvedendo ogni volta che il fantoccio subiva danni a sistemarlo, finché non gli diede il colpo di grazia stringendogli la frusta intorno alla "testa" e staccandogliela di netto. Dove prima c'era quell'essere comparvero tantissime farfalle colorate che si dispersero nel giro di poco. Hel sistemò la frusta e si inginocchiò a terra, appoggiando una mano sul terreno. Chiuse gli occhi ed entrò in contatto con tutte le piante. La foresta era tranquilla, nessun viaggiatore era stato assalito e nessun criminale fuggito dalla città si aggirava in cerca di rifugio. Anche le notizie dalla città, portate dal vento e dagli uccelli, erano buone. Niente furti, niente tentati omicidi, niente discussioni tra vicini. Il che, se ci si pensava, era piuttosto strano per una città come quella. Anzi, sarebbe stato strano per qualsiasi città, ma a maggior ragione per la Città d'Oro. Sede dell'unico passaggio per raggiungere il nord o il sud di quella regione, il loro popolo, che ne era il Custode, era sempre soggetto a pericoli mille volte maggiori di qualsiasi altra città commerciale. E di certo il fatto che fosse fatta letteralmente tutta d'oro non aiutava. Per loro ormai l'oro non aveva alcun valore, dato che ne erano completamente circondati. Non era raro però che forestieri, spesso e volentieri dilettanti maghi, tentassero di portar via pezzi di case, strade o qualsiasi altro oggetto d'oro per far fortuna.
Hel non diede però molto peso a queste cose che, con il senno di poi, si sarebbero rivelate un chiaro e lampante segnale che qualcosa non andava. Era stanca e non faceva altro che correre di qua e di la a salvare gente. Non che ciò le pesasse, ma se per una volta non c'cera nulla, tanto meglio.
Si sdraiò e una grossa foglia li vicino le iniziò a fare aria.
Lo sai che non dovresti sfruttare la natura per i tuoi comodi.
Il pensiewro di Wayily le comparve ben chiaro in testa. Hel sbuffò e la pianta smise di muoversi.
"Eddai, per una volta che non c'è nessuno!"
Wayily le lanciò uno sguardo ammonitore e la protesta di Hel si chiuse lì. Sapeva benissimo che il lupo aveva ragione: il suo era un dono e non le era di certo stato dato per favorirla, ma per usarlo in una missione ben speciale. Ed Hel era convinta che la sua missione fosse proteggere la natura e la sua città. E ciò era vero, ma non del tutto. Tuttavia non è questo il momento in cui Hel scoprì ciò che era veramente destinata a fare. Anzi, in quel momento i suoi pensieri erano concentrati a cercare risposta a una domanda che la tormentava da quando aveva scoperto i suoi poteri: qual era la sua vera famiglia da cui aveva ereditato i suoi poteri?

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La Città D'Oro
Viễn tưởngQuesto è un libro che partecipa all'iniziativa di @Fantasy_IT Spero che vi piaccia :)