"Prima o poi ce ne andremo"
Aveva sentito questa frase circa un centinaio di volte. E tutte le volte, ovviamente, annuiva con lo sguardo rivolto verso in basso, il cuore in gola e la testa che girava. Non ne poteva più di sentire quella stramaledetta frase, ma allo stesso tempo era come un piccolo promemoria per se stesso.
Andare via? E dove? Quando?
Se lo chiedeva spesso: quando si alzava, quando andava a dormire, quando mangiava, addirittura quando finivano di fare l'amore. E se lo chiedeva anche ogni volta che uccideva qualcuno, guardandolo negli occhi con il suo sguardo felino.
Perchè Moon Jongup era questo: concentrazione, mano ferma, nervi saldi e uno spiccato senso dell'umorismo. Si era distinto tra i suoi compagni per essere un assassino senza paura, senza esitazioni. Uccideva le sue vittime a sangue freddo, sorridendo, quasi godendo nel vederle esalare l'ultimo respiro.
Forse era questo ciò che aveva colpito Kim Himchan. Lui era diverso da Jongup: razionale, calcolatore, selettivo, pianificava tutto nei minimi dettagli. Nonostante non fosse il capo, era lui che organizzava ogni colpo con dovizia di particolari tanto che veniva considerato la vera mente del gruppo. Caratteristica che, di rimando, ha sempre intrigato Jongup.
Non potevano essere più diversi. Eppure, per qualche strano scherzo del destino, si avvicinarono sempre di più, inizialmente solo come compagni della stessa gang che mano a mano diventavano amici. Poi, da ubriachi marci, finirono a letto insieme: non ricordavano nulla di quella sera, solo che il giorno dopo si ritrovarono nudi in camera di Himchan con la testiera del letto spaccata a metà, un sentore di vodka addosso e un mal di testa da dividere in due. Da lì in poi, seppur con alti e bassi, non si lasciarono più, nonostante cercassero di tenere la loro relazione segreta per il bene del gruppo (con grosso disappunto di Himchan).
Ormai la loro storia andava avanti da mesi. Avevano imparato a costruirsi i loro spazi, la loro intimità. Era come se si fossero rinchiusi in una grandissima teca di vetro: fuori erano solo due criminali spietati e assetati di denaro, dentro erano semplicemente due ragazzi nel pieno dei loro vent'anni, con la voglia di amarsi e di stare insieme. E dentro questa teca di vetro cadevano le maschere, potevano essere semplicemente loro, ridere e scherzare come due solo due semplici innamorati sanno fare, dirsi ciò che volevano, spogliarsi letteralmente di tutto e rimanere solo loro due, lasciando il mondo fuori, quel mondo che tanto faceva loro paura.
Tuttavia, la situazione prese una piega diversa quando Himchan cominciò a parlare di andarsene. Partire. Costruirsi una nuova identità all'estero, vivere una vita in cui potevano essere accettati per quello che erano, far vivere una vita decente a Junhong, il membro più piccolo e, all'apparenza, il più innocente. Sognava un futuro in cui poter vivere la loro storia alla luce del sole, senza aver paura di una società bigotta.
-Hai idea di quanto ci vorrà prima di poter realizzare questo tuo sogno? - Chiese Jongup, portandosi indietro i capelli blu umidi di sudore.
-Lo so. Ho valutato tutte le possibilità del caso. Sto progettando un grosso colpo che potrebbe permetterci di vivere qualche anno in tranquillità. Ho già parlato con Yongguk, sarà il nostro ultimo colpo. - Himchan si sporse a dare un bacio sulle labbra a Jongup, che ricambiò quasi con indifferenza.
-Ehi. Spero che tu abbia ragione, perchè sono stufo di vivere così. - affermò Jongup sospirando e guardandosi le mani. - Spero che da questo colpo ci escano tanti bei soldi e...
-Ma la smetti di pensare sempre ai soldi? - chiese Himchan stizzito. - Non pensi, magari, a poter andare a vivere in America ed essere felice? A poter andare via da questa topaia e vivere in una casa normale?
-Guarda che senza soldi non si va da nessuna parte e lo sai. - Rispose Jongup freddamente. - Per andare via da questa "topaia" come la chiami tu, ci vogliono i soldi, caro mio.
Non ricevette nessuna risposta da Himchan, che si limitò a girarsi di spalle e mettersi a dormire.
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Falling down with you. [HimUp]
FanfictionE se la vita ti mettesse davanti a una scelta? E se da queste scelte dipendesse tutto il tuo destino? Moon Jongup e Kim Himchan lo sapevano bene. Due ragazzi, uniti da un forte legame, una posta in gioco più grande di loro. Il prezzo da pagare per i...