Il Primo Attacco

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Holly
-Corri! Muoviti Rechel! -
Continuo ad urlargli mentre tengo stretto il mio braccio sanguinante.
Corriamo il più velocemente possibile sulla sponda del fiume sperando di non finirci dentro e di non avvicinarci troppo alla vegetazione fitta, piena di cespugli spinosi, proprio dal lato opposto. Siamo nel mezzo, ma per fortuna abbiamo quasi superato quel brutto tratto del sentiero. Ho il cuore a mille, non mi ero mai trovata in una situazione simile, non avrei mai immaginato di dover scappare così dalle Streghe.
-Le abbiamo seminate? -
-Si Holly-
-Mi avevano avvisata che sarei stata presa di mira se mi fossi trasferita qui, ma non avevo altro posto dove andare. Non pensavo che la situazione fosse così esagerata. E perché me poi? -
-Holly, non lo so ma indagheremo. Ti fa' male quella ferita? -
-Certo che si! Che domande sono?! -
-Ti curo io, su noi stessi non funzionano i poteri. Ti avverto che però non guarirà del tutto. Si vedrà e darà un po' fastidio-
-Volevo farle inciampare ma hanno respinto e sono caduta io, tra le spine. Sono così potenti! Se solo i miei genitori mi avessero fatta entrare prima in quella scuola invece di mandarmi solo in una comune e stupida, sarei molto più forte ora! -
-Non sei sola, sta' tranquilla-
-Tranquilla? Fin da piccola rimanevo sola per tutta la notte, ad un certo punto della mia vita i miei zii mi sono venuti a prendere perché avevano saputo della morte dei miei genitori, non ho potuto nemmeno vederli! -
Vediamo in lontananza quelle Streghe che ci stanno raggiungendo e riprendiamo a correre. Dei fasci di luce ci vengono scagliati contro e cerchiamo di correre a destra e sinistra velocemente, evitandoli.
Un tronco, alla fine, ci crolla davanti, per colpa loro quasi venivamo schiacciate.
Porgo una mano a Rechel per aiutarla ad alzarsi e ci troviamo una guardia davanti.
-Non dovreste essere qui a quest'ora della notte ragazzine! -
Le Streghe sono scomparse immediatamente e grazie a quella guardia siamo fuori pericolo.
Tornando a casa cerco di nascondere l'accaduto ai miei zii chiudendomi in camera e cambiandomi subito, hanno già avuto molti problemi con quelle Stregacce a quanto so!
Mi addormento guardando la ferita sul braccio che sembra ormai vecchia di alcuni giorni e il pensiero fisso sull'inseguimento.

Mi sveglio più volte durante la notte e alla fine decido di scrivere al mio amico in Spagna :
"Mattew, sei sveglio? Non riesco a dormire, sono nervosa per via di un altro attacco"
Ricevo una sua chiamata poco dopo, dalla voce è molto assonnato quindi è sveglio a causa mia.
-Holly cos'è successo? -
Racconto a Mattew tutto per filo e per segno, so già la risposta, ormai è sempre la stessa e non posso lamentarmi perché ha ragione, non è qui, non può fare molto. Mi stupisce però.
-A breve parto per l'Italia, possiamo incontrarci quando arrivo e passare del tempo insieme se ti fa' sentire più tranquilla -
-Finalmente ci vedremo per la prima volta! - Esclamo entusiasta.
-Mi hai quasi fatto diventare sordo! Ti scrivo domani mattina Holly, ti voglio bene -

Questa mattina mi sveglio con il sorriso, è raro che accade, l'ultima volta è stata quando la mia migliore amica ha dormito qui. Sono allegra ma anche molto preoccupata, infatti mi preparo in fretta per andare a scuola e raccontare ciò che è accaduto questa notte anche al mio insegnante. Il Professor Fox mi prende in disparte per darmi un consiglio che potrebbe essermi d'aiuto.
-Quando compi un azione, lanci un incantesimo o qualunque altra cosa, non concentrarti sulla cattiveria che farai contro di loro, perché non funziona, noi siamo buoni. Devi pensare al bene che fai a tutta la città, andando contro di loro, avrai più energia e riuscirai a controllare meglio i tuoi poteri-
-Ci proverò. Adesso devo scappare a scuola, quella normale purtroppo! -
Ho seri problemi nel controllare la mia rabbia e proverò a fare del mio meglio, sperando funzioni.
Corro fino a casa e mi preparo nuovamente per la scuola.

Seguire la lezione è veramente noioso e scocciante. Per fortuna, in giornate come oggi, che sono distratta a causa dell'incidente, posso contare sui miei poteri. Risolvo le espressioni con facilità senza nemmeno aver ascoltato una parola della spiegazione del professore. So che non è giusto per rispetto di chi invece segue la lezione con concentrazione, ma non voglio proprio avere problemi anche con la scuola, vado già abbastanza male.
Mi distraggo spesso, ed è un problema, non voglio cambiare nuovamente scuola, è già stato molto difficile inserirmi qui.
Suona la campanella, finalmente!
Mentre sono nel corridoio a parlare con Rechel, sottovoce, del consiglio del prof di questa mattina, Jason si avvicina a noi.
-Hey! Holly? -
-Si Jason. Non fingere di non ricordarti di me, è quasi impossibile dimenticarsi -
-Che ti è successo al braccio? -
Guardo per un attimo il braccio, ora c'è solo un lungo graffio, la ferita non è più aperta e sanguinante, grazie a Rechel.
-Nulla, sono caduta -
-Allora non sei imbranata solo a scuola! -
-Mi hanno messo lo sgambetto ieri, non sono caduta da sola, scemo! -
-Spero ti guarisca presto la ferita, Holly -
La ragazza di Jason ci si avvicina con aria veramente arrabbiata e prepotente.
-Perché parli con queste due perdenti? -
Sto iniziando ad arrabbiarmi io adesso. La rabbia mi bolle dentro e non posso contenere le parole.
-Tu lo sei! -
-Lascia in pace il mio ragazzo, Holly! -
Mi sto arrabbiando sempre di più, i miei occhi stanno diventando rossi e mi sta venendo una gran voglia di rovinare quel suo bel visetto.
-Holly no. Ferma! -
La mia rabbia è così forte che non posso starmene con le mani in mano, ma mi trattengo abbastanza, le faccio solo cadere gli appunti di scuola che porta con sé come fossero gioielli.

Quel dannato Lupo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora