Mi sveglio e guardo l'orologio, sono solo le 8:30.
COSA?!LE 8:30?Devo sbrigarmi sono in ritardo di un quarto d'ora!
Mi dirigo in bagno, mi lavo e mi vesto.
Decido di saltare la colazione perché sono già le 8:40.
La scuola non è lontana da casa mia, a piedi impiego solo 5 minuti per arrivarci.
Corro velocemente verso scuola e quando arrivo in classe, la 4°F, la professoressa White mi rimprovera per essere arrivata con mezz'ora di ritardo.
<Signorina Anderson, le sembra questa l'ora di presentarsi in classe?> domanda lei in tono di rimprovero.
<Mi scusi professoressa White, mi sono addormentata> dico semplicemente.
<Va bene prenda posto e apra il libro di diritto a pagina 75> disse.
<Per questa volta chiudo un occhio, ma cerchi di togliersi la brutta abitudine di arrivare in ritardo signorina Anderson perché la prossima volta non sarò così clemente> continuò.
Non riesco a credere che la professoressa White, che per noi alunni rappresenta la cosa più vicina a Satana su questa Terra, abbia potuto chiudere un occhio a riguardo del mio ritardo di mezz'ora. Solitamente la Professoressa White faceva prendere posto ai ritardatari, ma segnava la prima ora come assenza, dunque ti dovevi sorbire un'ora di assenza nonostante tu fossi presente alla lezione solo perché eri arrivato in ritardo. Da non credere, vero? Eppure era così.
Quando furono le 14:15 e fu ora di andare ero felicissima di tornare a casa e aspettavo impazientemente che fosse ore di svelare il mistero e scoprire ciò che i miei genitori mi stessero nascondendo.
Finalmente dopo una giornata intera passata inizialmente a studiare e dopo a guardare serie tv, fu notte ed era ora che un po' di cose venissero a galla.
Stavo per alzarmi dal letto e dirigermi in soffitta, quando all'improvviso sentii suonare il campanello.
Dato l'orario capii chi poteva essere e corsi in camera mia per non far capire all'uomo che sapevo dell'esistenza di una lettera di cui non dovevo essere a conoscenza e che inoltre sapevo anche dove trovarla e volevo leggerla.
I miei genitori uscirono dalla stanza e chiesero all'uomo come mai era venuto senza dare il preavviso.
<Quella lettera è troppo importante...mi fido di voi e ve la lascerò nascondere, ma ho pensato che in ogni caso, per precauzione, dovrei mandare una guardia nel nascondiglio> disse l'uomo ignorando la domanda dei miei genitori riguardo al suo arrivo improvviso.
<Quando manderete la guardia?> chiese mio padre.
<Oggi stesso, anzi ti dirò, è già in soffitta ad accertarsi che nessuno si avvicini alla lettera> rispose l'uomo.
COSA?
Da quella affermazione capii che non avrei più letto la lettera.
<Dopodomani la guardia non ci sarà, mi auguro che cercherete di tenere voi al sicuro la lettera>
Furono le ultime parole che l'uomo disse prima di andarsene senza attendere la risposta dei miei genitori.
Le sue ultime parole mi avevano dato la speranza di poter leggere la lettera.
Con grande determinazione pensai "io leggerò quella lettera" sicura che sarei riuscita a non essere scoperta in flagrante dai miei genitori.
Spazio autriceHo messo la foto dell'outfit di Natalie per farvi cogliere un po' com'è il personaggio principale.
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Verità nascoste
RandomLa storia parla di una ragazza che ha sempre vissuto con la convinzione di avere una famiglia perfetta e nonostante lei non avesse mai capito il perché lei non somigliasse neanche lontanamente ai suoi genitori né ai parenti, questo non la turbava, p...