La scoperta

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Avevo 17 anni, ero il ragazzo più insicuro di questo pianeta, ero grasso, bassino e non vedevo otre gli insulti e le risate fatte sul mio conto.
Non avrei mai pensato di essere gay, ho sempre avuto un rapporto strano con gli altri, non solo con le ragazze, nonostante abbia avuto una fidanzatina a 15/16 anni, ma niente di serio in effetti, non sono mai riuscito ad andare oltre i semplici baci, le carezze.
In quel periodo frequentavo un corso particolare, offerto dalla mia ex professoressa di italiano, trattava temi particolari della società moderna, come l'omosessualità, il razzismo, il bullismo.
La mia professoressa mi scelse per andare a questi incontri, disse che si sentiva più tranquilla che fossi io a frequentarle, dato il mio comportamento e le mie qualità nel saper ascoltare il prossimo.
Non obiettai niente, d'altronde mi piaceva intrattenermi in queste cose, tutto pur di non rimanere a casa, poi non era assolutamente noioso, in alcune parole dette mi ci rispecchiavo davvero tanto.
Qui conobbi la mia migliore amica, tutt'ora siamo molto legati, non ci siamo mai divisi da quando ci trovavamo tutti i Mercoledì pomeriggio al corso, era tutto più divertente con lei.
Mi ricordo ancora quel giorno quando, dopo un discorso sull'omofobia tenuto, mi disse di essere lesbica, mi colpì molto il modo in cui me lo disse, come se in qualche modo avesse paura di un mio giudizio, di qualche parola di troppo che avesse potuto ferirla, ma non fu assolutamente così, già sapevo questo dettaglio ma fui molto contento che me lo disse, come a farmi capire che teneva veramente alla nostra amicizia.
Finito quel corso, fummo ricordati per tutto l'anno come i "caciaroni", ma è stata una delle esperienze più belle che io abbia mai fatto.
Mi ha aiutato a capire tante cose su di me, in un certo senso, mi ha aiutato ad aprirmi con gli altri, ero totalmente una nuova persona dopo quelle lezioni, tanto che parlai dei miei dubbi con la dottoressa stessa di quegli incontri, che in qualche modo già aveva intuito che qualcosa in me non andava.
Tutti i ragazzi che ho conosciuto lì, in qualche modo, hanno contribuito alla mia crescita e non ho mai perso i contatti con loro, soprattutto con Manuela, la mia migliore amica.

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