Storie di un non dichiarato

Niente è piu come prima

Ancora non ho detto niente ai miei genitori, non mi sento pronto ad affrontare questa situazione, mia mamma è una cosa unica con me e di certo non sarebbe contraria a ciò, con mio padre non sono mai andato d'accordo.
È un po' come quando due persone hanno lo stesso carattere, non riescono a non beccarsi e litigare per qualsiasi stupidaggine che passi.
Manuela, in cuor suo, già sapeva che io fossi gay, non ha detto una sola parola, però la vedevo felice, come se le avessi confidato uno dei miei più grandi segreti, d'altronde, così era.
Il primo periodo in cui capii di essere gay fu davvero strano, iniziai a vedere il mondo sotto un'altra prospettiva, come se non avessi mai capito cosa volessi veramente, so solo che era il momento di cambiare.
Sono stato molto male, non riuscivo a parlarne con gli altri, gli unici con cui mi sfogai furono alcuni miei compagni di classe, con nessun altro, alcuni la presero molto bene, addirittura dissero di averlo capito da ancor prima di me, come se fossi stato l'unico che ancora non se ne voleva dare una ragione, o una "rassegnazione", se così là si vuol definire.
Ho iniziato a perdere peso, a diventare più alto, piano piano mi stavo completamente trasformando e non solo fisicamente, iniziai ad uscire con gli amici di Manuela, e qui conobbi Nico.
Era uno dei migliori amici di Manuela, credo che la prima volta volesse presentarmelo, visto che anche lui era gay, ma non proprio il tipo di ragazzo che immaginavo al mio fianco, anche se non ne avevo mai avuto uno.
Mi ricordo ancora la nostra prima uscita tutti insieme, era l'estate tra il quarto e il quinto anno, andammo al mare, la giornata era particolarmente afosa, perfetta per una passeggiata sulla riva del mare.
Nico è un ragazzo fantastico, solare, intelligente, molto acuto, tutt'ora siamo ottimi amici, non c'è mai stato niente tra noi di malizioso o di ambiguo.