Capitolo 1

37 11 20
                                    

《Elian, ascolta i tuoi genitori una buona volta! Non partire!》 Disse Ilenia abbracciata al ragazzo.

《Ilenia, non cercare di farmi cambiare idea》 La rimproverò Elian.

Ilenia si alzò e si sedette sul letto e iniziò a mettersi le scarpe.

《Vai via di già?》 Chiese Elian mentre si sedeva anche lui.

《Sì, ricordi? Devo accompagnare Rayn in biblioteca》 Rispose la ragazza mentre si alzava.

《Ah giusto》 Borbottò in risposta Elian.

Si alzò e andò ad accompagnare la sua fidanzata all'uscita.
Ilenia uscì ma lui la fermò prendendola per un polso.

《Ile, non essere arrabbiata con me!》 Piagnuccolò Elian.
Ilenia sorrise e gli diede un bacio a stampo.

《Non tardare domani, mio padre odia i ritardi, quindi fa la valigia adesso o stasera e non 5 minuti prima di partire》 Ridacchiò la ragazza mentre andava verso il cancello.

《Sissignora!》 Rispose ridendo Elian e facendo ridere anche lei.

Entrò in casa e sospirò pensando a quello che stava per fare. Stava per diventare indipendente: stava per avere un lavoro, una casa tutta per se e magari in futuro, quando lui ed Ilenia si sarebbero laureati, le avrebbe chiesto di trasferirsi con lui e magari di sposarlo per formare una bella famiglia.
Sorrise al pensiero, ma forse stava fantasticando un po' troppo.

Andò in camera sua e iniziò a sistemare la valigia come disse la sua ragazza.
Mise un po' di tutto dentro la valigia, sarebbe stato via per tanto tempo. Dopo ore e ore passate davanti all'armadio scegliendo vestiti e sistemando la valigia, entro le 20:00 finì tutto e andò a cenare.

《Quindi domani parti》 Disse il suo fratellastro di 12 anni, Louis. Avevano la stessa madre ma due padri diversi, Jack (il marito di Elisabeth, la madre) era il padre di Louis.
Lui ed Elian non andavano mai daccordo. Spesso non gli scambiavano neanche per fratellastri:
Elian aveva i capelli castano scuro e gli marrone chiaro.
Elian era identico al padre mentre la madre aveva i capelli castano chiaro e gli occhi verdi. Infine, Jack e il padre avevano i capelli biondo scuro con occhi marroni tendente al verde.

《Perspicace》 Disse con voce teatrale Elian.

《Elian..》 Lo rimprevò la madre, Elisabeth.

Elian sbuffò per poi finire di cenare ed andare a dormire.

***

《Quindi quale sarebbe la tua idea?》 Chiese Mary, la sorella di Deborah.

《Beh, per ora cercherò qualche hotel in cui stabilirmi e poi cercherò un coinquilino》 Rispose Deborah mentre mangiava il suo adorato formaggio.

《Perché invece non frequenti l'università di Detroit! Insomma, é a cinque minuti da casa!》 Si lamentò la sorella. Sapeva che il famoso piano di Deborah avrebbe funzionato, e non voleva che la sua sorellona se ne andasse.

《É un'università scadente, la mamma non voleva che io andassi lì》 Rispose Deb, la loro madre venne cacciata dal padre dopo che scoprì che lei lo tradiva, e non ci furono più tracce di lei.

《La mamma non ci voleva bene, sennò forse, non saremmo qui, ma con il suo ricco amante》 Borbottò Mary.

《Taci》 Sussurò Deborah.

Mary si alzò dal letto, aveva capito di aver ferito Deborah, essendo stata molto legata alla madre, e se ne andò in camera sua.

《Andrà tutto bene》Pensò, rimase un po' seduta nel suo letto per poi andare in salotto a cenare.
Il padre, essendo il cuoco di un ristorante poco conosciuto, sapeva comunque fare ottimi piatti, e raramente ordinavano cibo a domicilio.

《Hey papà! Che hai cucinato stasera?》 Chiese Mary mentre si sedeva sulla sedia.

《Ho preparato l'orata, la vostra preferita》 Disse il padre sorridente.

Mary si fiondò sulle sue braccia abbracciandolo e dandola un bacio sulla guancia.

Ci sedettimo tutti sul tavolo.

《Hai già preparato la valigia?》 Chiese il padre mentre addentava il primo pezzo di carne dell'orata.

《Sì papà, ho preparato tutto》 Rispose Deborah mentre separava la verdura in "reparti". Pur avendo arrabbiare suo padre con questo gesto, lo faceva sempre, lo faceva sin da piccola e se non lo faceva, non riusciva a mangiare.
Il padre la guardò con sguardo interrogativo e serio, ma poi lasciò perdere perché sapeva che comunque era inutile discutere.

《Allora papà, com'é andata oggi a lavoro?》 Chiese Mary mentre, dopo aver quasi finito il piatto, riprendeva il respiro dato che prima aveva mangiato tutto velocemente e senza sosta.

《Insomma, neanche oggi abbiamo raggiunto oltre i 40 clienti...》 Rispose sospirando il padre, mentre con la mano, si copriva il volto per la stanchezza.

Mary abbassò lo sguardo accarezzandosi i boccolosi rossi, mordendosi dall'interno la guancia.

Deborah odiava quando calava il silenzio in tavola, così per uscirne fuori si alzò portando i piatti in cucina per poi lavarli.

Infine, dopo aver dato un bacio sulla guancia al padre sia per ringraziarlo che per dargli la buona notte, andò con sua sorella in camera.

《Deb, mi pettini i capelli?》 Chiese Mary mentre si sedeva sul tavolo che stava davanti allo specchio.

《Mary! Hai 12 anni ormai e non sai ancora spazzolarti i capelli?》 Disse sbuffando Deborah mentre prendeva la spazzola in mano.

《Tanto lo so che mi vuoi bene comunque》 Disse cantando Mary.
Deborah si mise a ridere per poi dare un bacio sulla guancia alla sorella.

《É ovvio!》 Rispose Deb mentre legava in una coda alta i boccoli di Mary.
Dopo aver -finalmente- finito il suo capolavoro, le due -dopo essersi cambiate- andarono a dormire.

-Spazio autrice-

Ciao! Forse in molti non leggeranno nemmeno lo spazio autrice, ma la faccio comunque per chiunque fosse interessato.
Non mi definisco una scrittrice, ma avendo ricevuto complimenti sui miei libri (non sono pubblicate su questo profilo ed evito di fare spam) e dalla mia professoressa di italiano (il che è strano), ho tentato allora di scriverne seriamente uno.
Quindi spero che vi piaccia e per ora è tutto. Commentate e ditemi che ne pensate e ciao!

La mia coinquilinaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora